Tra la Lazio e Guendouzi è il momento della verità

Previsto un contatto tra il club e il francese, bloccato da Lotito ma in contrasto con Tudor. L’Aston Villa di Emery in agguato
Tra la Lazio e Guendouzi è il momento della verità© LAPRESSE
Fabrizio Patania
4 min

Lotito blocca Guendouzi, non ha alcuna intenzione di cederlo. La convinzione di Fabiani è ancora più granitica rispetto a qualche settimana fa: il centrocampista francese è stato acquistato l’estate scorsa perché farà parte del nuovo ciclo e del progetto anche nella prossima stagione. Stesso discorso per Rovella e Isaksen, altri due nuovi acquisti finiti nel cono d’ombra, in misura e per motivi differenti, negli ultimi mesi. Il concetto era stato spiegato a Tudor nei colloqui avvenuti prima dell’ultima partita di campionato con il Sassuolo (domenica 26 maggio) e sono stati ribaditi nei recentissimi contatti telefonici. Venerdì il tecnico croato era in collegamento con Formello, nelle ore successive e anche ieri è toccato a Anthony Seric, il suo agente. Non sono trapelati segnali di stanchezza, di distacco o di imminente divorzio da parte di Igor, così dicono a Formello. Il gelo e la freddezza con cui aveva salutato e accompagnato l’ultima conferenza stampa dell’Olimpico, dopo l’epilogo del campionato, erano apparsi evidenti. Tudor non aveva voluto rispondere sul futuro di Immobile, Castellanos (su cui esiste un veto societario in uscita) e soprattutto Guendouzi, di cui sono noti i trascorsi a Marsiglia e le tensioni di metà aprile, quando non aveva gradito certe esclusioni.

Guendouzi, il confronto

Fabiani da tempo lavora per smussare e far rientrare il caso, è convinto stia bene alla Lazio e desideri restare, ma il francese aveva fatto trapelare l’imbarazzo di lavorare con Tudor e l’idea di tentare un’altra esperienza. Non si trova con il tecnico croato. Oggi può essere una giornata chiave per interpretare la situazione e capire cosa succederà nelle prossime settimane. E’ previsto un contatto con l’entourage di Guendouzi, tentato e affascinato dall’opportunità di tornare in Premier. Emery, il suo maestro ai tempi dell’Arsenal, ha manifestato il proprio interesse. Si è fatto avanti, lo vorrebbe portare all’Aston Villa. Il club di Birmingham sarebbe pronto a mettere sul tavolo 30 milioni, la cifra ipotizzata un paio di mesi fa, quando il progetto Tudor non era ancora circondato dallo scetticismo. Della Juve, invece, non ci sarebbe traccia. Tutto sta a scoprire le carte. Oggi, comunque, il confronto potrebbe chiarire molto e dare un indirizzo.

Le distanze

La linea della Lazio è chiara. Lotito sta uscendo dal limbo al solito modo, con energia e decisionismo. Si muove sul mercato, allestirà la squadra, è convinto di andare avanti con Tudor (sotto contratto sino al 2025, non brucia una scelta compiuta tre mesi fa) e di trovare piena adesione al suo progetto. Di sicuro si è informato sui movimenti delle altre panchine di Serie A e il croato potrà contribuire agli acquisti, molto meno a certe cessioni non previste dalla dirigenza. Le distanze tra tecnico e società esistono. Certe indiscrezioni si sgonfieranno appena Italiano (a Bologna) e Palladino (a Firenze) diventeranno ufficiali. L’ipotesi del tandem Klose-Parolo, nonostante la stima del presidente per i due suoi ex giocatori, non trova riscontri. Tutto potrebbe ancora succedere soltanto se Tudor fosse avvicinato da un altro club italiano e decidesse di mollare la Lazio come è già successo, dopo un solo anno di lavoro, a Marsiglia e Verona. Cercare di prendere i sostituti di Felipe Anderson e Kamada (Luis Alberto non è ancora stato ceduto), oltre a indovinare un centravanti, si può. Cambiarne sette-otto, mettendoci dentro gli acquisti su cui sono stati investiti circa 50 milioni l’estate scorsa, non è possibile. O Igor se ne rende conto oppure sarebbe meglio prendere strade differenti. La cronaca racconterà se e come verrà partorito il compromesso o se matureranno colpi di scena, mai da escludere a casa Lazio.


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