Kamada, colpo di scena: se ne va dalla Lazio. Perché è saltato il rinnovo

Il motivo della rottura definitiva tra il centrocampista giapponese e il club biancoceleste: i dettagli
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«La Lazio non vuole essere ostaggio di nessuno». È questo il messaggio che il club ha deciso di dare a giocatori e procuratori nella gestione di Kamada. Un'operazione che ha portato a un clamoroso colpo di scena al fotofinish, nonostante nell'ultimo mese fossero arrivati una lunga serie di segnali positivi da parte del suo entourage circa la permanenza a Roma del giapponese. E anche lo stesso giocatore evidentemente lo aveva detto a Tudor, che in conferenza stampa aveva sottolineato la volontà del ragazzo di restare.  

Lazio, dietrofront su Kamada

Poi, però, al momento di concludere, gli agenti hanno svelato le carte, chiedendo di replicare il contratto della scorsa estate. Quindi un solo anno a 3,5 milioni (più il pagamento di una commissione da 2, superiore a quella da 1,5 di un anno fa), con opzione per i successivi tre attivabile autonomamente solo dal calciatore. In pratica, dopo aver speso 5 milioni per il primo anno (già all'epoca un rischio, ma portato a termine per esaudire il desiderio di Sarri), avrebbe dovuto spenderne altrettanti adesso, senza alcuna garanzia di poterlo rivendere in futuro e rinunciando alla possibilità di recuperare i soldi del decreto crescita. Un'operazione che la Lazio, da società quotata in borsa, ha ritenuto non opportuno concludere.  


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