Lazio, Kamada ha deciso cosa fare: pesa il fattore Tudor

A breve scade l’opzione per il triennale, ieri è andato in scena l’incontro con i suoi agenti: i dettagli
Daniele Rindone

Kamada resta, alle sue condizioni. Il 30 maggio è domani, il futuro è iniziato ieri. Roberto Tukada e Manuel Ferrer, manager del giapponese, sono spuntati a Formello due giorni prima della deadline legata al rinnovo unilaterale. L’incontro è stato utile per gettare le basi per la permanenza del centrocampista. La volontà di Kamada, emersa nei giorni scorsi, è confermata: è pronto a restare, soprattutto con Tudor allenatore. L’ombra del Crystal Palace dell’ex tecnico di Daichi all’Eintracht, Oliver Glasner, sembra meno inquietante. Gli inglesi hanno tentato il giapponese con una ricca offerta. Per ora solo ascoltata. Finché non arriverà un accordo ufficiale con la Lazio si dovrà tenere alta la guardia.

Kamada, il patto con la Lazio

La condizione di Kamada per restare è rinegoziare il contratto, non tanto economicamente, ma come durata. Kamada vuole firmare un nuovo accordo con scadenza 2025. In estate aveva chiesto di firmare un anno, intende fare lo stesso. Per realizzare questo scenario dovrà scadere l’opzione utilizzabile entro domani e si dovrà sottoscrivere un nuovo accordo. La Lazio ha interesse a tenere Kamada, perdendolo a zero il danno sarebbe triplo. 1) Dovrebbe rintracciare un altro centrocampista, per Tudor è un uomo chiave. 2) Sarebbe costretta ad aggiungere una spesa alla lista di mercato. 3) Dovrebbe compensare il pagamento dei soldi risparmiati grazie agli sgravi fiscali di cui ha beneficiato con il Decreto Crescita, ballerebbero due milioni. Kamada guadagna 3,5 milioni, il costo totale (al lordo) ha avuto un peso inferiore per la detassazione. E’ stata consentita perché il giocatore ha sottoscritto un contratto di un anno più opzione triennale. Per usufruire del Decreto Crescita, cambiato dal Governo a fine 2023, è necessario rimanere in Italia almeno due anni. Se Kamada rimarrà alla Lazio almeno per un altro anno si potrà continuare a utilizzare la norma poiché il primo contratto è stato firmato quando era ancora in vigore. Per la società è un aspetto conveniente. Kamada ha posto la condizione di firmare un anno e non avrebbe avanzato richieste di aumento rispetto a quanto era trapelato. Sono dettagli che si conosceranno meglio nelle prossime ore.

Gli scenari 

Gli agenti del giapponese e il diesse Fabiani si aggiorneranno a breve. La sensazione è che si andrà avanti, la società ha interesse a ripartire con Daichi. L’esplosione degli ultimi due mesi ha valorizzato il cartellino, si era deprezzato. E l’apporto tecnico è stato decisivo per conseguire l’obiettivo europeo e dare un senso compiuto all’acquisto estivo. Kamada è stato uno dei pochi giocatori valorizzati da Tudor, in un clima di incertezze così forte è bene fissare i punti fermi. Il tecnico lo ha utilizzato da regista, poi da trequartista. Domenica, dopo la partita con il Sassuolo, giocata da Kamada sulla trequarti, il tecnico ha sentenziato sul suo ruolo: «Secondo me il ruolo è più davanti alla difesa che sulla trequarti. Magari con squadre come l’Inter ci sta, ma penso dia di più dietro perché ha quelle qualità lì». Tudor ha chiuso con la coppia Vecino-Kamada. Guendouzi non è nei suoi piani.


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La nazionale

La rinascita improvvisa ha permesso a Kamada di riconquistare la Lazio e la nazionale. Il Giappone dopo averlo escluso in Coppa d’Asia lo ha richiamato per le partite del secondo turno preliminare asiatico dei Mondiali del Nord/Centro America. Il Kamada degli ultimi due mesi non poteva restare fuori. Regista d’assalto, trequartista stoccatore. A Tudor piace da play perché può sfruttare la sua fisicità e il suo palleggio. Se continueranno insieme si saprà nelle prossime settimane, quando tutti i dubbi avranno soluzioni ufficiali. 


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Kamada resta, alle sue condizioni. Il 30 maggio è domani, il futuro è iniziato ieri. Roberto Tukada e Manuel Ferrer, manager del giapponese, sono spuntati a Formello due giorni prima della deadline legata al rinnovo unilaterale. L’incontro è stato utile per gettare le basi per la permanenza del centrocampista. La volontà di Kamada, emersa nei giorni scorsi, è confermata: è pronto a restare, soprattutto con Tudor allenatore. L’ombra del Crystal Palace dell’ex tecnico di Daichi all’Eintracht, Oliver Glasner, sembra meno inquietante. Gli inglesi hanno tentato il giapponese con una ricca offerta. Per ora solo ascoltata. Finché non arriverà un accordo ufficiale con la Lazio si dovrà tenere alta la guardia.

Kamada, il patto con la Lazio

La condizione di Kamada per restare è rinegoziare il contratto, non tanto economicamente, ma come durata. Kamada vuole firmare un nuovo accordo con scadenza 2025. In estate aveva chiesto di firmare un anno, intende fare lo stesso. Per realizzare questo scenario dovrà scadere l’opzione utilizzabile entro domani e si dovrà sottoscrivere un nuovo accordo. La Lazio ha interesse a tenere Kamada, perdendolo a zero il danno sarebbe triplo. 1) Dovrebbe rintracciare un altro centrocampista, per Tudor è un uomo chiave. 2) Sarebbe costretta ad aggiungere una spesa alla lista di mercato. 3) Dovrebbe compensare il pagamento dei soldi risparmiati grazie agli sgravi fiscali di cui ha beneficiato con il Decreto Crescita, ballerebbero due milioni. Kamada guadagna 3,5 milioni, il costo totale (al lordo) ha avuto un peso inferiore per la detassazione. E’ stata consentita perché il giocatore ha sottoscritto un contratto di un anno più opzione triennale. Per usufruire del Decreto Crescita, cambiato dal Governo a fine 2023, è necessario rimanere in Italia almeno due anni. Se Kamada rimarrà alla Lazio almeno per un altro anno si potrà continuare a utilizzare la norma poiché il primo contratto è stato firmato quando era ancora in vigore. Per la società è un aspetto conveniente. Kamada ha posto la condizione di firmare un anno e non avrebbe avanzato richieste di aumento rispetto a quanto era trapelato. Sono dettagli che si conosceranno meglio nelle prossime ore.

Gli scenari 

Gli agenti del giapponese e il diesse Fabiani si aggiorneranno a breve. La sensazione è che si andrà avanti, la società ha interesse a ripartire con Daichi. L’esplosione degli ultimi due mesi ha valorizzato il cartellino, si era deprezzato. E l’apporto tecnico è stato decisivo per conseguire l’obiettivo europeo e dare un senso compiuto all’acquisto estivo. Kamada è stato uno dei pochi giocatori valorizzati da Tudor, in un clima di incertezze così forte è bene fissare i punti fermi. Il tecnico lo ha utilizzato da regista, poi da trequartista. Domenica, dopo la partita con il Sassuolo, giocata da Kamada sulla trequarti, il tecnico ha sentenziato sul suo ruolo: «Secondo me il ruolo è più davanti alla difesa che sulla trequarti. Magari con squadre come l’Inter ci sta, ma penso dia di più dietro perché ha quelle qualità lì». Tudor ha chiuso con la coppia Vecino-Kamada. Guendouzi non è nei suoi piani.


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