ROMA - Sarri, in caso di Champions e di condivisione del progetto, chiederà quattro acquisti dello stesso livello dei titolarissimi. Due centrocampisti e il gap di fantasia per l’addio probabile di Milinkovic andrà compensato con due rinforzi di qualità in attacco. Un vice Immobile (di prospettiva) da 4-3-3 e un esterno di piede mancino da alternare a Zaccagni e Felipe. Non a caso, più volte, Mau ha sottolineato la necessità di arricchire le soluzioni offensive e dove va colmata la differenza con le concorrenti. Le partite, nell’epoca delle cinque sostituzioni, si decidono nell’ultima mezz’ora con l’ingresso di giocatori che sappiano inventare e trovare il colpo. Il discorso non cambierebbe con qualsiasi altro allenatore ambizioso, a meno che a Formello non sognino di tornare nel limbo e lavorare con un tecnico malleabile, disposto ad accettare qualsiasi acquisto, come è accaduto sino a quando Inzaghi non ha cominciato ad alzare la voce.
Intesa
Il rischio non esiste, altrimenti Lotito non avrebbe rinnovato Sarri sino al 2025. Hanno già cominciato a parlare di futuro e sembra disposto ad accontentarlo nei limiti del budget che dovrà essere sostenuto dalla qualificazione Champions e dalle cessioni. Il presidente ha condotto in prima persona il mercato invernale (Pellegrini e il baby Gonzalez) e buona parte della sessione estiva chiudendo le operazioni Romagnoli, Casale, Vecino e Provedel. Marcos Antonio, Gila e Cancellieri erano stati “partoriti” tra maggio e giugno. Maximiano ha un’altra genesi. Molto dipenderà da Milinkovic, sul tavolo di Villa San Sebastiano non sono pervenute richieste ufficiali e l’idea di poter tirare su 40 milioni appartiene solo al temperamento di Lotito. L’ombra della Juve non si è mai allontanata dall’agente Kezman, il cartellino di Luca Pellegrini e la possibilità di inserire Kulusevski (se non verrà riscattato dal Tottenham) potrebbero favorire un’eventuale operazione a cui la Lazio non è mai stata abituata, chiedendo solo cash e non contropartite per i suoi top player in uscita.
Berardi e Orso
Restiamo ai nomi indicati da Sarri, perché vere trattative non sono state allacciate, e spostiamo il focus sull’esterno di piede sinistro. Il sogno si chiama Domenico Berardi, campione d’Europa con l’Italia, 29 anni da compiere ad agosto. Non si è mai voluto allontanare dal Sassuolo. La Champions e una realtà come la Lazio potrebbero spingerlo a cambiare idea? E’ da vedere e la valutazione resta elevata. Bisogna capire quanti milioni chiederebbe Carnevali, ma si tratta di un nome di cui a Formello si parla da un paio di mesi. Ce ne sono altri, per la stessa casella, in agenda. Un po’ come all’inizio dell’estate scorsa, quando Provedel era tra le prime scelte con Carnesecchi e Vicario. Dipende dal portafoglio, dalle condizioni economiche e contrattuali. Sarri li vuole giovani, italiani e affamati. Riccardo Orsolini, 26 anni, viene da una stagione esaltante al Bologna: 10 gol e 3 assist nell’ultimo campionato. Il contratto scade nel 2024 e sembra lontano dal rinnovo. Appartiene alla stessa agenzia di Cancellieri, che ha bisogno di crescere e di giocare: l’ex Roma e Verona interessa al Sassuolo e potrebbe essere utilizzato come pedina di scambio.
Sorprese
Piace Tommaso Baldanzi, classe 2003, genietto dell’Empoli, entrato in orbita azzurra e ora impegnato al Mondiale Under 20. Corsi preferirebbe trattenerlo almeno un’altra stagione in Toscana. Non sono escluse piste straniere e si tratta di giocatori che hanno impressionato o stupito Sarri in Europa. Ermal Krasniqi, kosovaro del Cluj, era stato definito di “categoria superiore”. Karl Jesper Karlsson, svedese dell’Az Alkmaar, ha una valutazione superiore e in Conference aveva fatto ammattire la Lazio: gioca su tutte e due le fasce, rispetto agli altri candidati è destro di piede, non un mancino naturale.