ROMA - Sanabria e Pellegrini fremono. Ne può arrivare uno, può non arrivare nessuno dei due. E’ il mercato-arcano di Lotito, di nuovo in versione tuttofare. Sanabria e Pellegrini ci sperano entrambi, in modo diverso. Sanabria è un nome che rimbalza da più parti, è stato vagliato come soluzione nel caso d’intervento in attacco. Finirà di nuovo sul mercato se il Torino riuscirà a trovare l’accordo per Shomurodov (la Roma chiede l’obbligo di riscatto, il Toro vuole il diritto). Luca Pellegrini è stato offerto e Lotito ha aperto al suo arrivo a patto che parta Fares. La Lazio, checché ne dicano e ne scrivano, ha l’indice di liquidità bloccato: solo la cessione di Fares o un’immissione di denaro di Lotito può favorire acquisti. Alla seconda ipotesi, dopo due versamenti del presidente (estate 2021 ed estate 2022), non credeva nessuno, non sarà percorsa. Per Sanabria e Pellegrini l’attesa sarà lunga, il mercato della Lazio si decide spesso al fotofinish.
Sanabria
L’attaccante paraguaiano è stato rilanciato da Juric negli ultimi giorni, rimasto a corto di alternative dopo l’infortunio di Pellegri. Sanabria ha giocato titolare in campionato contro la Salernitana e ha segnato, ha giocato titolare ieri contro il Milan in Coppa Italia. Solo l’arrivo di Shomurodov permetterebbe al Toro di vendere un attaccante. Sanabria è disposto a partire nel mercato invernale per varie motivazioni, ma Roma e Torino non riescono ad accordarsi, almeno per il momento. Sanabria è stato vicino più volte alla Lazio, anche a giugno, prima dell’arrivo di Cancellieri dal Verona. Ha un ingaggio da 1,5 milioni, più o meno è quello percepito da Fares (1,2 milioni). E’ sovrapponibile considerando anche il risparmio dell’ingaggio di Kamenovic (300 mila euro), ceduto allo Sparta Praga. Volendo, l’operazione è fattibile.
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Pellegrini
Ha un ingaggio diverso Luca Pellegrini, guadagna 3 milioni. L’Eintracht paga metà stipendio, la parte restante è coperta dalla Juve fino a giugno. Lotito è stato allettato dall’operazione Pellegrini perché gli stessi manager curano gli interessi di Fares e hanno prospettato al presidente la possibilità di realizzare una doppia operazione in uscita e in entrata. Pellegrini è l’affare più concretizzabile. L’Eintracht non si oppone alla partenza, l’ha preso in estate in prestito secco. La Juve, dopo un iniziale veto, sarebbe disposta a dare il via al trasferimento alla Lazio già a gennaio, automaticamente dovrebbe continuare a coprire metà stipendio del giocatore fino a giugno. Ma si ragiona su un prestito fino al 2024 (Pellegrini è in scadenza nel 2025). I problemi sorgerebbero nella stagione 2023-24: l’ingaggio da 3 milioni andrebbe riconosciuto interamente. Pellegrini è disposto a concedere uno sconto alla Lazio, ci sarebbero da pagare almeno 2,5 milioni, difficilmente meno. E andrebbe fissato il prezzo dell’eventuale riscatto dalla Juve. Pellegrini era stato preso dai bianconeri intavolando un’operazione con la Roma, comprendeva Spinazzola e un calcolo di plusvalenze. Il terzino romano era stato valutato 22 milioni. Non è un’operazione impossibile, è costosa. Gli stipendi medi dei terzini della Lazio s’aggirano intorno ai 2 milioni. E c’è sempre Fares da piazzare, si allena in gruppo per partire.