Juve, Koopmeiners e Nico Gonzalez insieme: pronti 90 milioni

Sull’olandese la Signora ha rilanciato l’offerta tra i 55 e i 57 milioni di euro, pagabili in più annualità con una sostanziosa prima tranche da 15-20, più altri bonus
Giorgio Marota
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È già capitato nella lunga storia bianconera e sta per accadere di nuovo: la Juve irrompe sul mercato, spazza via con un colpo di portafogli gli argini della prudenza e i freni economici che si era autoimposta per mettere sul piatto i soldi necessari a trasformare gli obiettivi in realtà. Koopmeiners e Nico Gonzalez insieme, per una cifra di circa 90 milioni, sono pronti a stravolgere il volto della squadra di Thiago e anche il senso di un mercato che ha già portato al nuovo allenatore il portiere Di Gregorio, un jolly difensivo come Kalulu, una mezzala di sostanza e qualità come Thuram, che ha sei anni in meno di Rabiot e guadagna una cifra tre volte inferiore, e Douglas Luiz, il centrocampista che ha fatto la voce grossa in Premier.  

Juve, rilancio Koopmeiners

La seconda fase del mercato juventino si sta concentrando in Italia. Dove le cose si fanno naturalmente più difficili perché vendere alla Juve significa rinforzarla e magari ritrovarsela contro. Koop dall’Atalanta e Nico dalla Fiorentina, due storie simili visto che entrambi pur di trasferirsi a Torino hanno alzato la soglia della tensione coi rispettivi club, vanno in qualsiasi caso considerati in dirittura. Sull’olandese la Signora ha rilanciato l’offerta tra i 55 e i 57 milioni di euro, pagabili in più annualità con una sostanziosa prima tranche da 15-20, più altri bonus facili da raggiungere. La Juve crede così di poter mettere la Dea con le spalle al muro, non essendoci altre proposte sul tavolo di Percassi: il calciatore, nonostante le coccole atalantine degli ultimi giorni, da tempo ha un accordo con Giuntoli da 4,5 milioni a stagione e continua a inviare certificati per non allenarsi a Zingonia; per l’Atalanta, che lo pagò 14 milioni dall’Az e agli olandesi deve un 10% della rivendita per cifre superiori a quella soglia, sembra non esserci altra via che la cessione. Ovviamente, visto l’ammutinamento del ragazzo e i rapporti tesi tra le società, la Dea tirerà la corda fino all’ultimo centesimo. 

L'affare Nico Gonzalez 

Ieri, intanto, con un contatto tra Firenze e Torino si è riaccesa la trattativa per Gonzalez dopo i silenzi degli ultimi giorni. L’esterno, sul quale si sta muovendo da tempo anche la stessa Atalanta, ha già accettato l’offerta da 3,7 milioni annui, ora aspetta che la Fiorentina lo liberi rispettando una sorta di promessa. Commisso continua a chiedere 40 milioni, la Juve ne aveva offerti 30 e per colmare la distanza ne ha riproposti 25 aggiungendo però il prestito di Kostic oppure di Arthur. La Fiorentina sta cercando giusto un centrocampista - e Arthur a Firenze è già stato - però l’idea che stuzzica di più i dirigenti viola porta al serbo, utile a tutta fascia nel 3-4-2-1 o impiegabile in posizione più avanzata nel 4-2-3-1; nel primo caso prenderebbe il posto di Parisi che, a sua volta, potrebbe andare in prestito un anno dopo i 10 milioni spesi per acquistarne il cartellino. Commisso preferirebbe distinguere le operazioni, incassando il cash per Nico e poi pagando a parte per il trasferimento di Kostic, Arthur o eventualmente di entrambi; in questo modo la Juve ripeterebbe il canovaccio dell’affare Douglas-Barrenechea-Iling, anche se 40 milioni per l’argentino sono ritenuti eccessivi. La chiusura è vicina, al punto da far pensare alle visite mediche tra venerdì e sabato. «Ho parlato tanto con Nico la situazione è molto personale tra lui e la società», ha confermato ieri Palladino. Lunedì c’è il Verona e Motta spera di poter convocare l’ala dei suoi desideri. 

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