La Juve deve sfoltire la rosa: chi sono i nove di troppo

Giuntoli dovrà snellire un organico extra large: da Chiesa a Szczesny, ecco i bianconeri in lista di partenza
Andrea Losapio

Solo Moise Kean e Kaio Jorge, almeno per ora. La Juventus non riesce a togliersi di dosso gli esuberi, inchiodati ognuno alla propria sedia con pochissime offerte se non nessuna. La vendita dei due attaccanti, in tal senso, è già stata salvifica: 13 milioni più 5 di bonus dalla Fiorentina per il primo, circa 7 dal Cruzeiro il secondo. Chi ben comincia è a metà dell’opera, ma dopo bisogna continuare. Ed è proprio il problema con cui si scontra il club bianconero, alle prese con il tentativo di sfoltire la rosa, tagliare gli stipendi, ma con diversi punti interrogativi.

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Juve, il vincolo degli stipendi

Due sono costosi, costosissimi. Perché Szczesny e Arthur hanno stipendi da oltre sei milioni all’anno. Pochi club al mondo possono permetterseli e di certo i due in questo momento non sono in quelle short list. Il portiere aveva un’offerta dall’Arabia, ma chiede 30 milioni per due anni - se deve lasciare Torino meglio farlo ben pagato - mentre il Monza non scalda il cuore, al netto delle dichiarazioni di Galliani. Per il centrocampista è notte fonda: il tecnico del Como, Cesc Fabregas, ha cercato di parlargli e convincerlo del progetto, lui per ora risponde picche. Non è detto che ad agosto inoltrato le situazioni non possano cambiare. ma a quel punto sarebbe un po’ troppo tardi per utilizzare eventuali risparmi di ingaggio come bonus per nuovi acquisti.

Juve, troppi difensori in rosa

Diverse le situazioni di De Sciglio e Rugani: il laterale piace al Monza, era un pallino di Allegri, vorrebbe giocare. Dopo una fiammata la situazione è di stallo, non è escluso che possa trovare una destinazione nei prossimi giorni. Nessuna chiamata, invece, della Fiorentina per Rugani: ha rinnovato a maggio per due stagioni ma a luglio è stato scaricato senza molti complimenti. C’è stato un incontro con il Bologna, però la situazione fra le società è elettrica dopo il caso Thiago Motta: affari congelati per diktat dello stesso presidente Saputo.

Juve, Chiesa in scadenza

Anche McKennie, come Rugani, piace alla Fiorentina, che è sempre alla ricerca di un centrocampista. Possibile un’operazione simile a quella di Arthur di un anno fa? Quasi impossibile visto che ha il contratto in scadenza a giugno 2025, quindi non idoneo al prestito. Il rischio è lo statunitense rimanga per poi avere mano libera fra dodici mesi. Un po’ come potrebbe fare Chiesa, che in questo momento non ha proposte. Prende 5 milioni all’anno e vorrebbe un aumento. Anche per lui potrebbero esserci sviluppi ad agosto, il rinnovo con la Juve sembra davvero molto improbabile.


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Juve, gli altri esuberi

Infine ci sono Nicolussi Caviglia - che ha rifiutato il Venezia - Kostic e Milik. Loro tre potrebbero anche far parte della rosa di Thiago Motta, ma se dovesse arrivare una proposta accettabile sarebbero probabilmente accompagnati all’uscita senza troppi rimpianti. Nove giocatori, otto con stipendi multimilionari, qualcuno anche con ammortamento in corso. La Juve spera di trovargli una sistemazione ma in questo momento la situazione è davvero complicata.


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Solo Moise Kean e Kaio Jorge, almeno per ora. La Juventus non riesce a togliersi di dosso gli esuberi, inchiodati ognuno alla propria sedia con pochissime offerte se non nessuna. La vendita dei due attaccanti, in tal senso, è già stata salvifica: 13 milioni più 5 di bonus dalla Fiorentina per il primo, circa 7 dal Cruzeiro il secondo. Chi ben comincia è a metà dell’opera, ma dopo bisogna continuare. Ed è proprio il problema con cui si scontra il club bianconero, alle prese con il tentativo di sfoltire la rosa, tagliare gli stipendi, ma con diversi punti interrogativi.

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Juve, il vincolo degli stipendi

Due sono costosi, costosissimi. Perché Szczesny e Arthur hanno stipendi da oltre sei milioni all’anno. Pochi club al mondo possono permetterseli e di certo i due in questo momento non sono in quelle short list. Il portiere aveva un’offerta dall’Arabia, ma chiede 30 milioni per due anni - se deve lasciare Torino meglio farlo ben pagato - mentre il Monza non scalda il cuore, al netto delle dichiarazioni di Galliani. Per il centrocampista è notte fonda: il tecnico del Como, Cesc Fabregas, ha cercato di parlargli e convincerlo del progetto, lui per ora risponde picche. Non è detto che ad agosto inoltrato le situazioni non possano cambiare. ma a quel punto sarebbe un po’ troppo tardi per utilizzare eventuali risparmi di ingaggio come bonus per nuovi acquisti.

Juve, troppi difensori in rosa

Diverse le situazioni di De Sciglio e Rugani: il laterale piace al Monza, era un pallino di Allegri, vorrebbe giocare. Dopo una fiammata la situazione è di stallo, non è escluso che possa trovare una destinazione nei prossimi giorni. Nessuna chiamata, invece, della Fiorentina per Rugani: ha rinnovato a maggio per due stagioni ma a luglio è stato scaricato senza molti complimenti. C’è stato un incontro con il Bologna, però la situazione fra le società è elettrica dopo il caso Thiago Motta: affari congelati per diktat dello stesso presidente Saputo.

Juve, Chiesa in scadenza

Anche McKennie, come Rugani, piace alla Fiorentina, che è sempre alla ricerca di un centrocampista. Possibile un’operazione simile a quella di Arthur di un anno fa? Quasi impossibile visto che ha il contratto in scadenza a giugno 2025, quindi non idoneo al prestito. Il rischio è lo statunitense rimanga per poi avere mano libera fra dodici mesi. Un po’ come potrebbe fare Chiesa, che in questo momento non ha proposte. Prende 5 milioni all’anno e vorrebbe un aumento. Anche per lui potrebbero esserci sviluppi ad agosto, il rinnovo con la Juve sembra davvero molto improbabile.


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