Juve, Soulé stappa il mercato: ecco Koopmeiners e Todibo

Il passaggio dell'argentino alla Roma può sbloccare gli arrivi in bianconero del centrocampista dell'Atalanta e del difensore del Nizza: i dettagli
Filippo Bonsignore
4 min

TORINO - Soulé verso la Roma, la Juve si sblocca. Eppur si muove ed è qualcosa di significativo, proprio come alla Continassa auspicavano per dare corso alla fase due della campagna acquisti. L’avvio è stato scoppiettante grazie all'opera di Cristiano Giuntoli che ha garantito un poker di novità: Douglas Luiz, Di Gregorio, Khéphren Thuram e Cabal rappresentano però soltanto la prima parte della rivoluzione in corso alla Continassa; adesso bisognerà aggiungere un innesto per reparto, come indicato dallo stesso direttore tecnico, così da ridurre il gap con l'Inter e tornare a dare l'assalto allo scudetto.

Il fanta sbarca sul Corriere dello Sport: iscriviti subito al nuovo gioco

Soulé alla Roma sblocca Koopmeiners e Todibo alla Juve

E la benzina per muovere ulteriormente la macchina del mercato arriva dalle cessioni e la prima tessera del puzzle è l’addio di Soulé. Si lavora senza sosta, insomma. Tradotto: sono in arrivo risorse fresche, fondamentali per portare al traguardo gli altri obiettivi da regalare a Thiago Motta. Innanzitutto Koopmeiners, la ciliegina sulla torta del nuovo centrocampo, per il quale la Juve ora potrà alzare l’offerta, attualmente di 40-45 milioni, per avvicinarsi ai 60 pretesi dall’Atalanta. Ma, più velocemente, concludere l’affare Todibo con il Nizza. Con il difensore francese c’è già un’intesa sulla base di un contratto di cinque anni a 2-2,5 milioni a stagione; adesso con il club della Costa Azzurra sarà più semplice allestire l’affare in prestito oneroso con obbligo di riscatto. E poi si passerà al capitolo esterni d'attacco con Galeno, Conceiçao junior e Adeyemi che sono in corsa per un posto.

Juve, le uscite: Giuntoli a caccia di un 'tesoretto' da 100-120 milioni

Il discorso cessioni, infatti, non è certo concluso e c’è una Juve che non è in Germania e lavora alla Continassa perché non rientra nel progetto di Thiago Motta. Se tutte le tessere del puzzle dovessero andare al proprio posto, il club bianconero potrebbe costruire un tesoretto da 100-120 milioni. Non semplice, ma possibile e Giuntoli proseguirà su questa strada perché la congiuntura economica impone infatti di completare il percorso di risanamento dei conti, ridurre i costi e autofinanziare il mercato. La stella polare indicata dalla proprietà rimane infatti la sostenibilità della gestione. Il prossimo in uscita è Huijsen, un altro che potrà garantire introiti significativi: la Juve lo valuta 25 milioni e nelle ultime ore è testa a testa tra Stoccarda e Bournemouth anche se lui continua a sognare Psg e Bayer Leverkusen. Un nodo rilevante riguarda Chiesa: Motta non lo ritiene fondamentale e per questo non si opporrà alla sua cessione. Al momento, però, manca all’orizzonte un acquirente che possa garantire 25-30 milioni. Ancora in cerca di una destinazione sono pure Szczesny e McKennie, ai ferri corti con il club dopo aver rifiutato il rinnovo e il trasferimento all’Aston Villa - lo statunitense potrebbe assicurare una ventina di milioni – così come non rientrano nei programmi pure Kostic (sul taccuino di Atletico Madrid, Crystal Palace e Fenerbahce), Rugani, De Sciglio e Arthur. Il brasiliano, che pesa ancora per circa 22 milioni sul bilancio, ha oltretutto la zavorra di un ingaggio da 5 milioni a stagione che non favorisce la ricerca di una nuova squadra.


© RIPRODUZIONE RISERVATA