Juve, il futuro di Chiesa è un rebus: al momento zero offerte

Visite e primo allenamento: resta a Torino in attesa di novità e niente ritiro in Germania
Filippo Bonsignore
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TORINO - Riecco Chiesa, ma fino a quando? La domanda è ancora senza risposta nonostante ieri Federico si sia rivestito di bianconero. E’ rientrato infatti alla Continassa dopo le vacanze post Europei e dopo il permesso matrimoniale, ha sostenuto le visite mediche e ha svolto il primo allenamento dell’estate. Da solo, perché non raggiungerà i compagni impegnati nel ritiro tedesco di Herzegenaurach, e così sarà anche nei prossimi giorni fino a quando i compagni non torneranno dalla Germania. C’è una distanza fisica dal resto della squadra ma c’è anche una distanza più evidente, che si percepisce chiaramente, con la società. I tifosi, come dimostrato anche ieri, lo amano ancora e lui si è concesso ai tifosi per selfie e autografi dopo aver completato i test fisici, ma chissà se il pubblico bianconero lo ritroverà tra qualche settimana al via della stagione.  

Chiesa in bilico, e quel contratto in scadenza...

Chiesa resta in bilico, insomma, con la forte sensazione che il suo futuro sia lontano dalla Juve. La situazione è ormai cristallizzata da tempo: il suo contratto scadrà tra un anno, a giugno 2025, e le trattative per il rinnovo non sono andate a buon fine. Federico ha chiesto un riconoscimento in termini di ingaggio, attualmente di 5 milioni netti a stagione, ma il club non ha fatto concessioni e anzi avrebbe voluto prolungare il contratto per spalmare su un orizzonte più lungo l’onere sul bilancio. Pure l’idea di un rinnovo-ponte, di un solo anno e con lo stesso stipendio attuale, è presto naufragata, così si è arrivati all’Europeo senza novità ma con la chiara sensazione che la storia potesse essere ai titoli di coda. Altri due fattori hanno inciso: l’avventura con la Nazionale, che è stata un fallimento e non una vetrina per mettersi in mostra come auspicato, e l’avvento di Thiago Motta. Il cambio in panchina non ha portato novità positive per Federico, non ritenuto indispensabile nel nuovo progetto. Tradotto: con una proposta conveniente per la società - da almeno 30 milioni - il nuovo allenatore non si opporrebbe alla cessione, andando incontro alle esigenze della società di fare cassa per risanare i conti e finanziare le prossime mosse di mercato.  

Chiesa e le piste di mercato

Ora il tempo delle scelte è arrivato, siamo al dentro o fuori, con la seconda ipotesi ormai chiaramente prevalente. Il mercato però al momento non decolla. La Roma ha spostato il mirino su Soulé e quindi la pista Chiesa si è raffreddata. Il Napoli potrebbe mettere sul piatto Raspadori, profilo gradito a Thiago Motta come vice Vlahovic (al pari di Retegui) ma l’ipotesi per ora non è decollata e allestire l’affare non appare semplice. Rimane, a questo punto, la soluzione estero. Il primo a muoversi è stato il Bayern Monaco in tempi non recentissimi, seguito dal Manchester United e in questo caso si potrebbe pensare ad uno scambio con Sancho ma sull’inglese adesso c’è forte il Paris Saint-Germain. E ora all’orizzonte si intravvedono pure Chelsea e Tottenham. Quale futuro per Chiesa? 

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