Juve, jolly Cancelo: si lavora sul prestito, ma c'è il nodo ingaggio

Thiago Motta è forte del gradimento del portoghese, ideale per i suoi moduli: c’è già stato un contatto
Giorgio Marota
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Serve un’ala per decollare. Thiago Motta l’ha spiegato con determinazione all’uomo che può rendere possibili i suoi desideri, cioè l’uomo mercato Cristiano Giuntoli. Da giorni gli ha indicato un nome, suggerendogli anche la strada migliore per arrivare a prenderlo: per il tecnico è Joao Cancelo - campione d’Italia, d’Inghilterra, di Germania e anche d’Europa - il ragazzo che può portare i bianconeri in un’altra dimensione, più vicina all’Inter dei record. L’allenatore sa bene come la Juve abbia già investito tutta la liquidità in cassa figlia del pass Champions (60 milioni) per Douglas Luiz (22 più Barrenechea e Iling-Junior), Thuram Jr (20) e Di Gregorio (4,5 più 13,5 per il riscatto), un trio utile a far accelerare in qualche modo la sua rivoluzione tecnica, eppure continua a sondare piste e favorire trattative.

Juve-Cancelo, c'è il nodo ingaggio

Sono almeno tre gli elementi che incentivano alla fiducia in ottica Cancelo. Il primo riguarda le questioni ambientali: il portoghese arrivò alla Juve nel 2018-19 insieme all’amico Cristiano Ronaldo, quindi conosce già valori e profilo del club e nella sua prima breve esperienza si è trovato a meraviglia. Secondo punto: il City lo considera in uscita, e non da oggi. Nella passata stagione l’esterno fu dirottato in prestito al Barcellona (dove è stato protagonista con 42 presenze) e la luna di miele con Guardiola sembra terminata da un pezzo: Cancelo lasciò Torino proprio perché attratto dalle sirene di Manchester (fu un’ottima plusvalenza per la Juve), insieme a Pep ha completato la propria maturazione ma poi tra i due qualcosa si è rotto. Da qui ci colleghiamo alla terza questione: pur di lasciare il City, ad agosto del 2023, il calciatore rinunciò a 3 milioni di euro netti su uno stipendio di 9 e avrebbe già dato la stessa disponibilità a trattare con la Signora. Che però deve fare i conti con un tetto agli ingaggi fissato dalla proprietà a 4,5-5 milioni, la stessa cifra pattuita con Douglas Luiz e che Giuntoli avrebbe proposto (senza successo) anche a Chiesa, finito sul mercato proprio in seguito alle difficoltà nel trovare una quadra sul rinnovo. Anche Cancelo potrebbe guadagnare gli stessi soldi, a patto che accetti un ulteriore sacrificio.

Juve, Cancelo è il jolly di Thiago Motta

Motta ha già avuto modo di confrontarsi al telefono con il classe ‘94 sulle questioni tecnico-tattiche preliminari: parlando la stessa lingua, non dev’essere stato poi così difficile trovare un’intesa. Nella nuova Juve uno come Cancelo, nato come terzino destro di tanta spinta e di poca difesa, trasformato da Guardiola in un atleta a tutto tondo capace di fare persino la mezzala, potrebbe agire anche a sinistra, a centrocampo e da esterno alto nel 4-2-3-1; coprirebbe dunque almeno tre posizioni negli altri due reparti (difesa e attacco) rimasti fin qui senza rinforzi vista la necessità di dare prima di tutto un nuovo volto alla mediana. La trattativa può dirsi avviata anche grazie all’intermediazione di Mendes, il super agente che ha mantenuto nel tempo ottimi rapporti sia con Giuntoli sia con Motta, deciso a trovare una sistemazione per uno dei suoi assistiti più illustri. La Juventus sta lavorando ai fianchi del City per strappare un prestito secco (Joao ha un contratto lungo, 2027) con disponibilità a inserire un diritto di riscatto. Gli inglesi preferirebbero ovviamente la formula dell’obbligo, fissato tra i 20 e i 25 milioni. Si tratta, mentre Thiago aspetta. E ovviamente spera.


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