Motta vuole il poker: Cancelo è servito

Dopo Di Gregorio, Douglas Luiz e Thuram, Thiago ha fatto il nome per la fascia: Joao può tornare, si lavora su formula e ingaggio
Giorgio Marota
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Quando l’esigenza tecnica incontra l’opportunità economica anche i percorsi più impervi possono trasformarsi in comode discese. Quella che porta a Torino, del resto, è una strada che Cancelo conosce bene: l’ha percorsa nella stagione 2018-19, insieme all’amico Cristiano Ronaldo, permettendo alla Juve di realizzare appena dodici mesi dopo il suo arrivo una succosa plusvalenza in direzione City (65 milioni) nonostante un elevatissimo prezzo d’ingaggio (40 milioni). Il portoghese ha trascorso l’ultima stagione in prestito al Barcellona e non rientra più nei piani di Guardiola; può dunque rientrare alla Continassa a cifre decisamente più basse, cioè tra i 20 e i 25 milioni.

Juve, Thiago Motta vuole il poker

Thiago Motta, a proposito di necessità e di occasioni, ha fiutato l’affare e sfruttando i buoni rapporti tra l’agente del calciatore, il super-procuratore Mendes, e il direttore tecnico della Juve, Cristiano Giuntoli, ha attivato una triangolazione per facilitare l’arrivo di uno dei calciatori di fascia più completi al mondo, con il quale condivide tra l’altro lingua e mentalità propositiva. Con Cancelo la Juve metterebbe a segno un poker di acquisti in tempi record: dopo aver sistemato la porta con Di Gregorio e la mediana con Douglas Luiz e Thuram (in attesa di uno sconto dall’Atalanta per Koopmeiners), metterebbe sotto contratto un calciatore capace di agire come terzino o come esterno a tutta fascia nel 4-2-3-1. Motta ama i jolly che sanno adattarsi in varie zone del campo e tramite la velocità, la tecnica, la progressione offensiva e i dribbling di Joao risolverebbe forse due problemi in uno; sopperirebbe infatti alle partenze di Iling-Junior e Alex Sandro (De Sciglio e Kostic non rientrano nei piani) e pure all’eventuale cessione di Chiesa.

Juve su Cancelo: la formula e l'ingaggio

Giuntoli e Mendes hanno intensificato i dialoghi nelle ultime ore, con la Juve che punta a un prestito con diritto di riscatto e gli inglesi che ovviamente preferirebbero monetizzare subito, o garantirsi quanto meno un’opzione di acquisto obbligatoria. La partita forse più complessa andrà giocata sul fronte stipendio: al Barcellona il calciatore, titolare inamovibile della sua nazionale, ha guadagnato 6 milioni netti, mentre Giuntoli può arrivare a 4,5 in virtù del nuovo tetto imposto ai piani alti del club per ridurre il monte ingaggi e alleggerire i costi di gestione. Le qualità dell’atleta e la sua affidabilità non sono in discussione: parliamo di un ragazzo che a 30 anni ha già vinto Premier, scudetto, Bundesliga, Champions, Nations League e tanto altro e che nell’ultima stagione in blaugrana è sceso in campo 42 volte segnando 4 reti e collezionando 5 assist. Il gradimento del ragazzo per l’operazione è altissimo. Come si dice? Si torna sempre dove si è stati bene.


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