Juve-Koopmeiners, pagano i giovani: ecco il tesoretto dalla NextGen

La richiesta dell’Atalanta è di 60 milioni e il dt Giuntoli aspetta agosto per lo sconto: tutte le mosse
Juve-Koopmeiners, pagano i giovani: ecco il tesoretto dalla NextGen© ANSA
Giorgio Marota
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Lo chiamano “mercato liquido” e somiglia al “gioco fluido” che di questi tempi va per la maggiore a Coverciano e nel resto d’Europa. Fluidità nelle idee tattiche - anche secondo Motta «un giocatore deve saper fare più ruoli» - come nelle trattative. Come faccio ad arrivare a un obiettivo quando non ho abbastanza soldi? Vendo di qua, taglio di là, metto insieme un gruzzoletto e busso alla porta del venditore. È quello che succede in ogni famiglia quando si fanno i conti per arrivare a fine mese ed è anche il piano della Juventus per raggiungere Koopmeiners. In questa sessione i bianconeri hanno già raccolto 30 milioni salutando quattro ragazzi cresciuti nella NextGen: Kean alla Fiorentina per 13 milioni più bonus, De Winter al Genoa per 8 milioni (scattato il riscatto), Kaio Jorge al Cruzeiro per altri 7,5 e Felix Correia al Gil Vicente per 1,5. La Signora vorrebbe incrementare questo bottino con le partenze di altri giovani formati in casa, come Huijsen, Facundo Gonzalez, Nicolussi Caviglia e Frabotta, tenendo in prima squadra - con ruoli da protagonisti - altri gioielli come Yildiz e Soulé, entrambi graditissimi a Motta. Arthur, Kostic, De Sciglio e Szczesny sono in uscita da tempo e pure Chiesa con McKennie sono ormai inseriti nel lotto dei sacrificabili a fronte di offerte congrue, viste le difficoltà nel prolungare due accordi in scadenza nel 2025. A questa politica si affianca quella del ridimensionamento del monte ingaggi: la Juve conta di chiudere la sessione sotto la quota dei 100 milioni lordi per il costo dell’intera rosa, come da indicazioni di Elkann. 

Juve, l'accordo per Koopmeiners

A finanziare il “buono Koop” potrebbe dunque essere proprio la seconda squadra, il “progetto giovani” avviato nel 2018 poi emulato successivamente da Atalanta (2023) e Milan (2024). Tornando all’olandese dei desideri, Giuntoli ha espresso il primo vero gradimento al calciatore il 10 marzo scorso, al termine di Juve-Atalanta. Koopmeiners aveva appena stregato lo Stadium con una doppietta. «La prossima volta giochi qui con la maglia bianconera, vero?» deve aver sussurrato a Teun il dt bianconero. Tre mesi dopo, sembra essere stato raggiunto un principio di accordo con l’agente del tuttocampista, Bart Baving, sulla base di 4-4,5 milioni a stagione per l’atleta fino al 2029. Il vero nodo della trattativa è relativo al costo del cartellino: l’Atalanta chiede 60 milioni e nel recente passato ne ha rifiutati 50. Da qui, la strategia del “taglia e scuci”. Premessa: è una cifra che la direzione tecnica della Juve considera esagerata, oltre che fuori budget. Giuntoli non vorrebbe spingersi oltre i 45 milioni e, in qualsiasi caso, sembra considerare il tempo un’arma a suo favore. La Juve si è già assicurata Douglas Luiz, presto arriverà Thuram Jr, e il reparto può contare pure su Fagioli, Locatelli, McKennie e Miretti, di fatto il centrocampo titolare della passata stazione ma senza Rabiot, ormai un ex. Koop sarebbe la ciliegina sulla torta del mercato, che in questa finestra si concentrerà soprattutto sul centrocampo, per poi passare ai rinforzi in attacco nel 2025 e a quelli in difesa nel 2026. Quindi alla Continassa non c’è affanno. Viceversa, vendere Koopmeiners potrebbe diventare una priorità per la Dea visto che il 26enne avrebbe chiesto di andare via dopo la vittoria dell’Europa League. Agosto può essere il mese giusto per un nuovo assalto. 

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