Calciomercato Juve, ufficiale Douglas Luiz. Ecco gli altri nomi in lista

Il brasiliano ha firmato, ora l’assalto a Khephren Thuram. E per il vice Vlahovic restano in corsa in due…
Filippo Bonsignore
10 min
La Juve fa un passo verso l’Inter. L’obiettivo primario del nuovo corso targato Thiago Motta è di ridurre il gap con i nerazzurri campioni d’Italia che hanno dominato la scorsa stagione e staccato i bianconeri non appena la squadra di Allegri ha sentito profumo di scudetto. La prima mossa è diventata ufficiale: Douglas Luiz è un giocatore bianconero. Mancava solo l’annuncio, che puntualmente è arrivato ieri pomeriggio dopo che nel fine settimana è stato completato lo scambio di documenti tra la Continassa e l’Aston Villa e dopo che il brasiliano ha effettuato le visite mediche a Las Vegas, dove si trova in ritiro con la Seleçao per disputare la Copa America. Lo stesso hanno fatto Iling-Junior e Barrenechea, le altre due tessere del maxi scambio con il club di Birmingham. Ora che tutto è andato a dama, ecco l’ufficialità. Douglas Luiz ha firmato un contratto di cinque anni, fino al 2029, a 4 milioni più bonus a stagione ed è costato 50 milioni (più 1,5 di oneri accessori).  

Le prime parole di Douglas Luiz

È il valore complessivo dell’operazione con l’Aston Villa che, oltre alle due contropartite tecniche (Iling-Junior e Barrenechea, appunto) prevede un conguaglio di 22 milioni in favore degli inglesi. Dopo l’annuncio della Continassa è arrivato il primo messaggio di saluto del nuovo acquisto: «Ciao juventini, sono molto felice di essere bianconero, non vedo l’ora di giocare all’Allianz Stadium. Ci vediamo presto. Forza Juve». La Signora scatta, insomma, e prova ad accorciare la distanza dalla corazzata di Simone Inzaghi partendo proprio dal centrocampo, il motore che necessitava di una iniezione di qualità, personalità e geometrie. La scelta è caduta sul brasiliano, un giocatore completo, moderno, solido, che unisce interdizione al rilancio e alla costruzione della manovra e che ama inserirsi anche in zona offensiva. In pratica, il classico giocatore “box to box”, che spezza il gioco avversario, guida la transizione, si inserisce e segna. La scorsa stagione ha realizzato 10 gol e offerto dieci assist con una particolarità: è uno specialista dal dischetto, visto che l’anno scorso ne ha realizzati cinque sui sei tirati. Classe 1998, Douglas è cresciuto in patria nel Vasco da Gama, dove ha esordito tra i professionisti nel 2016, a neanche diciotto anni; nell’estate del 2017 arriva in Europa, in Premier League, acquistato per 12 milioni dal Manchester City che lo gira in prestito biennale al Girona. Dopo due anni in Liga, il ritorno in Premier League e il trasferimento all’Aston Villa. È qui che arriva la svolta, segnatamente dal 2022/23, quando sulla panchina dei Villans arriva Unai Emery con cui diventa un elemento imprescindibile dello scacchiere tattico del tecnico spagnolo. Ora c’è il salto in alto alla Juve, dove è destinato a diventare un elemento fondamentale del nuovo centrocampo di Thiago Motta. Douglas Luiz sarà uno dei due perni centrali del 4-2-3-1 e potrà integrarsi con Locatelli e Fagioli, i superstiti dell'anno scorso che riscuotono il gradimento del nuovo tecnico, e molto probabilmente anche con Khéphren Thuram, il prossimo innesto che Cristiano Giuntoli intende portare al traguardo per elevare la caratura complessiva del reparto e avvicinarsi ulteriormente all'Inter. Il futuro è adesso. 

La rivoluzione Juve

La rivoluzione è appena iniziata. Douglas Luiz è il primo tassello di un rinnovamento che si annuncia profondo: la Juve vuole svoltare, chiudere col recente passato e aprire il nuovo ciclo affidando a Thiago Motta una rosa il più possibile nuova. Giovane, di qualità e sostenibile dal punto di vista economico. Il risanamento dei conti rimane la stella polare della Continassa, come indicato dalla proprietà che ha chiesto di mantenere la competitività sportiva sistemando il bilancio attraverso una gestione virtuosa. Tradotto: non è più epoca di colpi alla Cristiano Ronaldo. Si annuncia comunque un mercato scoppiettante firmato da un altro Cristiano, il direttore tecnico Giuntoli, ma sempre in base alle possibilità economiche e ricorrendo all’autofinanziamento. Per iniziare, appunto, ecco Douglas Luiz, arrivato nell’ambito del maxi scambio con l’Aston Villa. La politica della sostenibilità riguarda anche il contenimento del monte ingaggi e, dove possibile, il taglio di quelli più elevati. Come nel caso di Szczesny, che non ha accettato di spalmare su più anni i 6,5 milioni netti e, in scadenza nel 2025, è stato messo alla porta. Il numero uno polacco sembrava destinato all’Al-Nassr (due anni a 20 milioni a stagione) ma gli arabi nelle ultime settimane hanno frenato anche perché non hanno trovato l’intesa con la Juve per il conguaglio (4-5 milioni). Su indicazione di Thiago, tra i pali bianconeri andrà Di Gregorio, in arrivo dal Monza per 18 milioni più 2 di bonus. 

Juve, ora Thuram e altre mosse in attacco

La priorità di Giuntoli e Motta rimane in questa fase il centrocampo che ormai non potrà più contare su Rabiot, da oggi svincolato. Ecco il perché della stretta su Khéphren Thuram. Sarà lui il prossimo innesto nel motore bianconero: l’intesa con il giocatore per un contratto fino al 2029 c’è già; ora serve la stretta di mano con il club francese, che chiede 25 milioni. La Juve parte da un’offerta di 15 milioni, cui aggiungere bonus, legati al raggiungimento di obiettivi personali e di squadra, per salire a 18 milioni, massimo 20. Giuntoli ha fretta e questa settimana potrebbe essere quella giusta per chiudere. Sullo sfondo rimane sempre Koopmeiners: l’olandese dell’Atalanta sarebbe il vero e proprio fuoco d’artificio del mercato bianconero. La Juve non molla e conta, alla lunga, di vincere la resistenza della Dea: la distanza tra domanda (60 milioni) e offerta (45) esiste ancora ma il direttore tecnico è al lavoro sulle cessioni per fare cassa e finanziare il super colpo. Oltre a Kean diretto alla Fiorentina, l’elenco di coloro che sono in uscita è lungo: a cominciare da Huijsen (che potrebbe garantire 25-30 milioni) e Soulé (a Thiago piace, ma per 35-40 milioni partirebbe eccome) per proseguire con Chiesa, Kostic, Milik, McKennie, Rugani, De Sciglio, Arthur, Nicolussi Caviglia. Con un tesoretto adeguato, si guarderà ai successivi innesti. Calafiori è sempre una priorità per la difesa ma sembra destinata a rimanere un sogno per l’intransigenza del Bologna che non vuole cederlo alla Juve; stesso discorso per Di Lorenzo che sta piano piano ricucendo con il Napoli. Occhi allora per la fascia sinistra su Wendell del Porto e Mitaj della Lokomotiv Mosca, su Kiwior per il ruolo di centrale. E in attacco? Sancho è il preferito ma è costoso, poi Adeyemi e Greewood. Come vice Vlahovic, in corsa Morata e Retegui. Sì, la rivoluzione è appena iniziata. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA