La nuova Juve riparte senza Chiesa: Motta sceglie altre ali

Greenwood e Savinho i preferiti dell'ex tecnico del Bologna per il 4-3-3 o il 4-2-3-1
Giorgio Marota
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A forza di desiderarsi, cercarsi e poi inseguirsi, potrebbero finire per perdersi. La storia tormentata tra Chiesa e la Juve ora sembra essere a un vicolo cieco: Fede non intende rinnovare alle condizioni poste dalla società, che ha come mission la riduzione di un monte ingaggi ancora troppo pesante rispetto al reale valore della rosa, e se la situazione di stallo dovesse persistere la cessione diventerebbe l’unica via per non depauperare un patrimonio tecnico. Chiesa è costato circa 55 milioni, di cui 10 di prestito biennale (2020-2022) e altri 45 pagabili in tre esercizi alla Fiorentina. Questo significa che, a conti fatti, la quota di ammortamento rimanente a bilancio è di circa 15 milioni e che, in soldoni, incassandone almeno 25 la Signora realizzerebbe comunque una plusvalenza da 10 milioni. Alla finestra, oltre ad alcune squadre di Premier, c’è la Roma di De Rossi.

Il contratto 

Fronte Juve, l’operazione potrebbe avere un senso e anche una sua convenienza. Soprattutto se l’alternativa è cominciare la stagione 2024-25 con Chiesa infelice e prossimo alla scadenza, magari reduce pure da un grande Europeo con la Nazionale. L’evento in Germania segnerà una sorta di snodo in questa vicenda: potrebbe permettere a Fede di rivalutarsi dopo una stagione di alti e bassi, ma senza convenienza diretta per la Juve visto che il calciatore, pochi mesi dopo la competizione continentale, sarebbe già libero di prendere accordi con qualsiasi altra squadra. Venticinque milioni, d’altra parte, è un prezzo che non appare proibitivo visto il talento di un ragazzo che a 26 anni punta legittimamente a strappare un ingaggio da big. Oggi guadagna 5 milioni a stagione e il direttore tecnico Giuntoli gli ha proposto un ulteriore biennio (2027) ma a cifre leggermente inferiori; l’esterno, viceversa, sperava in un aumento. «Vorrei rimanere» aveva detto dopo la vittoria della Coppa Italia. Nell’ultimo mese, però, la trattativa si è arenata.

Greenwood e Savinho

Ma c’è di più: tra gli inamovibili di Thiago Motta non ci sarebbe ancora il nome di Federico. L’allenatore, in attesa di legarsi ufficialmente alla Juve (firma attesa in settimana), avrebbe chiesto a Giuntoli di fare uno sforzo per due esterni da 4-3-3, adattabili anche al 4-2-3-1: sono Greenwood e Savinho, entrambi specialisti nel dribbling e nell’accelerazione. Sul primo il Manchester United spera di incassare almeno 10 milioni, visto il contratto in scadenza nel 2025, dopo il prestito al Getafe (8 gol e 6 assist). Anche l’altro è reduce da una cessione temporanea, dal Troyes (nel frattempo retrocesso in terza serie francese) al Girona, che Savinho ha trascinato in Champions con 9 gol e 10 assist conquistando anche la chiamata della Seleçao per la Coppa America. Troyes e Girona fanno parte della galassia City Football Group e Savinho, valutato 30 milioni, sembra sia destinato alla casa madre. Il Manchester City però potrebbe anche decidere di prelevarlo dalla succursale e poi girarlo in prestito, magari proprio alla Juve per fargli compiere un ulteriore step di crescita. «Non so ancora dove giocherò - ha detto il brasiliano pochi giorni fa - Sicuramente vorrei giocare la Champions». La Juve, appena rientrata nel giro delle coppe, si è già candidata ad accoglierlo.


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