Juve, Vlahovic e Chiesa: questa è l’uscita

Accolti come nuovi idoli, oggi il serbo e l'azzurro non hanno più la certezza di far parte del progetto: il club bianconero è pronto a considerare le possibili offerte
Juve, Vlahovic e Chiesa: questa è l’uscita© Getty Images
Fabio Massimo Splendore
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Cristiano Giuntoli e Massimiliano Allegri si sentono. Per ora a distanza, dalle brevi (e nemmeno piene) vacanze che hanno rosicchiato alle ore di lavoro per costruire la nuova Juve. La società bianconera completa il nuovo assetto del board e ora si prepara a cambiare pelle nella struttura della rosa a disposizione dell’allenatore: che qualcuno ha provato a indebolire negli ultimi mesi, dimenticandone la storia e anche omettendo di riflettere fino in fondo sul materiale che Max ha avuto a disposizione, infortuni compresi. Ma è la storia del calcio, quando non vinci dopo aver vinto, la memoria corta innesca l’irriconoscenza. Passerà. 

Cambia la Juve. E cambia a cominciare dall’attacco, che è un po’ il biglietto da visita di una squadra. Chiesa e Vlahovic sono in uscita. I tatticismi di mercato fanno sì che ufficialmente si parli di un’uscita e che saranno due solo se l’offerta sarà irrinunciabile. Formalmente le cose stanno così, nella sostanza la doppia cessione è assolutamente nelle idee - forzando un po’ si potrebbe dire nei piani - per dare ad Allegri un attacco nuovo, che ruoti su Milik e su un partner di movimento. Per Federico Chiesa ci sono il Newcastle, un po’ di Premier sparsa, e bisogna fare attenzione al Bayern (richiesta Juve 60). Per Dusan Vlahovic il Chelsea prova a spingere forte (servono 80 milioni). E non è l’unica inglese a stimare il serbo. Attenzione poi al Psg e al Real se non arrivasse Mbappé. 

Juve, le alternative in Italia

Milik e un attaccante di movimento. Ecco perché Rasmus Hojlund è diventato il profilo sugli scudi, con una valutazione dell’Atalanta di 45 milioni: un’operazione in cui il club bianconero proverebbe a inserire contropartite tecniche. Il danese ha 20 anni, siamo nel range delle operazioni di prospettiva alla Giuntoli, garantite da un anno di apprendistato in Italia che ha fruttato dieci gol stagionali. Atalanta e Juventus si stanno incrociando sulla strada che porta allo svedese dello Spezia Holm, esterno destro, quinto per intenderci: i bianconeri potrebbero anche valutare di lasciare strada al club bergamasco e valutare Timothy Castagne del Leicester in quel ruolo. O Parisi, che però non è mai decollato seriamente. Ma questo è un altro discorso ed è tutto da vedere. La settimana che viene potrebbe offrire i primi spunti concreti per Hojlund.

Juve, le alternative all'estero

Sull’agenda di Giuntoli poi c’è da un po’ il nome di Jonathan David, attaccante canadese, 58 gol nelle 136 partite giocate nelle ultime tre stagioni con il Lilla. Voleva portarlo al Napoli per il dopo Osimhen, la valutazione da 50 milioni dei francesi è importante e non prevede (in questo caso) eventuali contropartite. Resterà Moise Kean e poi andrà riempita l’ultima casella. Come? Non è tema attuale. C’è chi si fa prendere da suggestioni (Zaniolo, Icardi) che almeno in questa fase non trovano assoluto riscontro (per Maurito sembra si possa togliere anche il limite temporale). Andando avanti si capirà di più. 

Juve, il colpo a centrocampo

L’idea sarebbe anche quella di tentare un colpo a centrocampo. Milinkovic il profilo più gradito, ma potrebbe prendere corpo solo se uscissero McKennie, Zakaria e Arhur, gli esuberi in mediana. Certo è che un centrocampo con Rabiot, Pogba e il Sergente sarebbe una corazzata. Ma devono maturare condizioni che ora non ci sono. Così come i ragionamenti sulla fascia sinistra sono in stand by: lì ci sono Kostic, Iling che rappresenta il futuro e su cui si vorrebbe puntare, e Alex Sandro. L’impressione è che se anche si arrivasse ad un accordo per la rescissione di quest’ultimo, resterebbero stretti gli spazi per ragionare su Carlos Augusto, il brasiliano del Monza che pure piace. 


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