TORINO - A volte ritornano. C’è un nome nuovo, che poi nuovo non è, per il centrocampo della Juve: è Thomas Partey, gigante ghanese dell’Arsenal. A volte ritornano, appunto. Perché non è certo un obiettivo inedito per i bianconeri, che da tempo seguono l’evoluzione della carriera del trentenne sbocciato nell’Atletico Madrid e ora da tre stagioni con la maglia dei Gunners. Allegri lo considera un profilo interessante per caratteristiche fisiche, oltre che tecniche: si tratta di un giocatore di sostanza, di quantità, capace di strappi potenti palla al piede, oltre che di assicurare interdizione. Potrebbe rivelarsi il sostituto ideale di Rabiot, che sta ancora riflettendo sul futuro. La Juve vorrebbe fosse ancora a tinte bianconere, tanto che gli ha proposto il rinnovo di un anno del contratto in scadenza a fine mese, a 7 milioni più bonus a stagione. Adrien sta valutando la situazione e le opportunità: è chiaro che la possibilità di giocare la Champions è un fattore che pesa non poco nell’economia della scelta , così come è chiaro che il francese intenda tenere la porta aperta a tutte le potenziali chance che si possono presentare. C’è il Manchester United all’orizzonte, con il tecnico Ten Hag desideroso di concretizzare quel trasferimento che l’estate scorsa era sfumato quasi sul traguardo. E i Red Devils non sono i soli ad osservare l’evolversi delle cose, se è vero che pure il Galatasaray si è unito alla corsa. La risposta di Rabiot, in ogni caso, è attesa a breve, se non addirittura a brevissimo. La Juve non intende andare oltre fine mese, anche per potersi concentrare eventualmente sulle alternative. L ’obiettivo resta quello di mettere a posto più tessere del puzzle possibile prima della partenza della squadra per la tournée negli Stati Uniti, prevista nell’ultima decade di luglio, in modo da consegnare ad Allegri il maggior numero di certezze nello scacchiere tattico.
Su Thomas, interferenze dall’Arabia
Rabiot resta la prima scelta di Max, ma la missione conferma rimane decisamente complicata. Ecco, quindi, che tornare alla ribalta Thomas Partey. Il ghanese sembrerebbe disposto ad ascoltare la proposta juventina, tanto che avrebbe già dato un ok di massima all’idea di trasferirsi in Italia. A 30 anni appena compiuti, la serie A sarebbe il terzo campionato sui cinque top in Europa della sua carriera. Ora bisogna dialogare con l’Arsenal e qui sta il nodo: la Juve ha offerto al club inglese 18 milioni di euro, ma a complicare il percorso c’è una proposta da 40 milioni arrivata dalla solita Arabia Saudita che, in questo periodo, proprio non bada a spese. Thomas sembra preferire, al momento, l’idea di trasferirsi in bianconero ma un investimento così alto non è nelle possibilità della Continassa, che anche sugli altri fronti aperti si è scontrata con richieste di questo tipo. Per Milinkovic-Savic, ad esempio, la Lazio chiede 40 milioni, tanto che la Juve ha messo sul tavolo contropartite tecniche come Luca Pellegrini e Rovella. Stesso discorso per Frattesi, dove c’è la durissima concorrenza di Milan e Inter. Risorse utili da destinare al nuovo acquisto in mediana potrebbero arrivare dalla cessione degli esuberi. Uno di questi è Denis Zakaria: lo svizzero piace al West Ham; i bianconeri chiedono 20 milioni. Gli altri dossier riguardano invece McKennie - la Juve punta ad incassare 30-35 milioni; ci sono movimenti in Bundesliga e Premier League - e Arthur, che interessa in Spagna, Brasile e Inghilterra.