Inter, Arnautovic adesso diventa un tesoretto

Se l’austriaco dovesse partire, il club nerazzurro avrebbe altre risorse da investire sul mercato
Pietro Guadagno
3 min

MILANO - Il “file” di Arnautovic, di fatto, è rimasto chiuso dalla fine dello scorso campionato (doppietta proprio dell’austriaco in casa del Verona) fino al suo rientro in Italia. L’ex-Bologna era già ieri alla Pinetina, ma avendo qualche linea di febbre è stato rispedito a casa. Se l’avrà smaltita, oggi si allenerà, altrimenti appuntamento a domani, quando, però, ad Appiano troverà solo i nazionali italiani. Tornando, al suo “file”, adesso è arrivato il momento di aprirlo, evidentemente allo scopo di stabilire il futuro.

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Arnautovic scende nelle gerarchie di Inzaghi

Nell’ultimo paio di mesi, quando interrogato, Arnautovic ha sempre dichiarato di voler restare e che nessuno del club gli aveva comunicato qualcosa di diverso. Tutto vero. Tanto più che anche da viale Liberazione sono sempre rimasti sulla medesima linea, escludendo una sua partenza. Qualcosa da capire e da verificare, però, esiste. Perché l’arrivo di Taremi ha cambiato la configurazione dell’attacco. L’iraniano è il terzo in gerarchia, dietro Lautaro e Thuram, mentre Arnautovic è retrocesso al quarto posto, con la prospettiva, quindi, di avere uno spazio relativo, anche meno dello scorso anno. In aggiunta, se si tratta di individuare un difetto nella rosa nerazzurra ricca in qualità è quantità, è proprio la mancanza di un elemento capace di saltare l’uomo e creare superiorità. Ed è il motivo per cui era stato puntato il mirino Gudmundsson. Solo che, per portare a Inzaghi l’islandese (ora decisamente più lontano) o un altro elemento con le medesime caratteristiche, occorre innanzitutto fare spazio. E, quindi, insieme a Correa, dovrebbe partire pure Arnautovic.

Inter, nuove risorse dal mercato

Insomma, le ragioni per fare un punto della situazione non mancano. Fermo restando che l’austriaco, con i suoi 35 anni e il suo ingaggio da 3,5 milioni, è comunque difficile da sistemare. D’altro canto, una volta individuata una destinazione, con il risparmio sul suo ingaggio, il ricavato del prestito di Carboni al Marsiglia (in realtà non dovrebbe superare il milione, con diritto di riscatto a 35-36), a cui aggiungere pure l’incasso per la cessione di Satriano (l’Inter vorrebbe 10 milioni ma probabilmente si accontenterebbe anche di 6-7), ecco che Marotta e Ausilio si ritroverebbero con qualche risorsa per andare a caccia di un altro attaccante, evidentemente con facilità e capacità di dribbling. Come si può intuire, non si tratta di un sviluppo immediato, ma con ancora un mese abbondante di mercato, ogni evoluzione è possibile. Del resto, in casa nerazzurra è aperto anche il fronte difesa, con il braccetto sinistro da inserire per “coprire” l’infortunio di Buchanan.


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