Inter, rischio asta per Bento: virata su Martinez e Okoye

La società non intende aumentare l’offerta già fatta di 20 milioni per il brasiliano: si valutano come alternative i portieri di Genoa e Udinese
Pietro Guadagno
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MILANO - Non c’è più solo Bento. O meglio, l’Inter prova a cautelarsi da eventuali sorprese, studiando l’alternativa al brasiliano. Quello del vice Sommer, in questo momento, è l’unico effettivo “buco” nella rosa di Inzaghi. Ma il club vorrebbe colmarlo con un elemento in grado di raccogliere l’eredità del numero uno svizzero, protagonista di una stagione straordinaria, ma comunque 35enne. Significa che deve essere sufficientemente giovane, con margini di miglioramento e crescita, e abile pure nel gioco con i piedi, visto che una delle caratteristiche più importanti dell’ultima Inter è proprio la capacità di costruire da dietro. Bento, appunto, ha tutte queste caratteristiche. E, sostanzialmente, ha già detto sì alla squadra nerazzurra, che lo corteggia già dalla scorsa estate. Fu il suo club, l’Athletico Paranaense, a stoppare il suo desiderio di raggiungere Milano. Con la promessa, però, di lasciarlo andare l’anno dopo. Ebbene, siamo arrivati a quel punto. La disponibilità per una cessione c’è. Ma l’Inter teme che sia in atto un gioco al rialzo a cui non intende sottostare. E così si spiegano le richieste di informazioni per il genoano Martinez e l’udinese Okoye. 

Inter, è Bento il primo obiettivo

Attenzione, in viale Liberazione non intendono mollare Bento. Ma, in base ai discorsi cominciati ormai un anno fa, l’idea era che l’operazione si potesse chiudere per una ventina di milioni e non di più. Nel frattempo, però, Bento ha continuato a mettersi in luce, tanto da guadagnarsi la Seleçao, e ha attirato le attenzioni anche di altre società. Così, in casa nerazzurra, il timore è che l’Athletico Paranaense stia provando a tirare su il prezzo, per ottenere il massimo. È escluso, però, che Marotta e Ausilio possano andare oltre certi numeri. Inevitabile, quindi, sondare altre piste. La prima quelle quali porta a Martinez, tra i fattori decisivi di un Genoa che, da neopromosso, non ha mai rischiato di finire nella lotta per non retrocedere. Lo spagnolo, particolarmente apprezzato da Inzaghi, ha appena compiuto 26 anni. Ha ancora margini di crescita, ma ha già una quotazione elevatissima, ovvero attorno ai 25 milioni. Ovvio che per l’Inter sarebbe un problema investire tutto quel denaro. Con il Genoa, però, si può lavorare anche a formule più vantaggiose, magari inserendo anche qualche giovane. Lo stesso tipo di approccio, peraltro, è stato fatto anche per Gudmundsson 

Inter, Okoye solo a certe condizioni

Anche per Okoye, e per l’Udinese, vale lo stesso concetto. In Italia, infatti, è più semplice individuare un percorso che possa accontentare sia chi vende sia chi compra. Tanto più che la squadra friulana è storicamente interessata ai giovani da far crescere. Okoye, in questo senso, è stato una vera e propria sorpresa: partito alle spalle di Silvestri, si è poi preso il posto da titolare senza più mollarlo. Tedesco ma naturalizzato nigeriano, Okoye era titolare della nazionale africana, poi un errore nel 2021, costato l’eliminazione dalla Coppa d’Africa, lo ha messo in ombra. Per l’Inter può diventare un investimento a determinati prezzi. Oltre un certo livello di rischio, però, non si andrà. Ed ecco perché non viene abbandonato nemmeno Audero. A metà mese scadrà il diritto di riscatto dalla Sampdoria per 7 milioni. Viale Liberazione non lo eserciterà, ma non è da escludere che alla fine, Como permettendo, torni a bussare alla porta blucerchiata per un altro prestito. Rimandando, nel caso, la scelta del dopo Sommer al 2025. 


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