MILANO - Il sogno di Lukaku resta di essere alla Pinetina il 13 luglio, in occasione del raduno nerazzurro. E per presentarsi nelle migliori condizioni si sta allenando in Sardegna, come aveva già fatto l’anno scorso. Ma Big Rom sa anche che non sarà semplice realizzare quel desiderio. Se non altro, qualcosa è cambiato negli ultimi giorni. Il totem belga, infatti, ha scalzato Frattesi nelle priorità di viale Liberazione. In sostanza, nei piani della dirigenza - e anche nei pensieri di Inzaghi che in questo senso era stato già chiarissimo - Lukaku deve essere il prossimo innesto, considerato che il suo prestito è scaduto e lui è formalmente già tornato al Chelsea. In questo modo, al netto di Correa, grazie all’aggiunta di Thuram (c’è una clausola da 95 milioni nel suo contratto) verrebbe completato il reparto offensivo. Significa, quindi, che quanto ricavato dalla cessione di Brozovic verrà destinato proprio ad articolare la nuova offerta da avanzare al Chelsea. Come già emerso, non essendo sufficiente un nuovo prestito bis, occorre aggiungere un riscatto che, quanto meno, diventi obbligatorio a determinate condizioni. Già, ma a quale cifra? L’idea sarebbe di non superare i 30 milioni. Tuttavia, considerato che i Blues, all’Al Hilal, ne hanno chiesti 50, contro un’offerta da 40+5, potrebbero anche non essere sufficienti.
Brozovic, ultimi dettagli per la cessione
Tornando a Brozovic, la sua cessione si è chiusa a 17,5 milioni più bonus per arrivare a 20. L’Inter non si aspetta altre sorprese e, infatti, i legali stanno provvedendo alla stesura dei contratti. Dopo le visite mediche a Parigi, il croato se n’è tornato al mare. A questo punto, tra oggi e domani, l’affare dovrebbe essere chiuso. E chissà che, prontamente, non si riapra il canale con il Chelsea. Peraltro, all’Al Nassr, Brozovic dovrebbe essere seguito, come allenatore dei portieri, dal suo amico Cordaz.
Frattesi, una partita ancora da giocare
Se Frattesi è sceso di un gradino nelle priorità interiste, comunque il ponte con il Sassuolo non si interrompe. Un’altra puntata è prevista pure per oggi, visto che Carnevali e Marotta (e non soltanto loro…) si ritroveranno in via Rosellini per l’Assemblea di Lega. Venerdì scorso, l’ad nerazzurro aveva fatto un mini rilancio, alzando a 25 milioni il conguaglio economico da accompagnare al cartellino di Mulattieri, che il club neroverde acquisterà in ogni caso. Ma siamo comunque al di sotto di quota 35. Insomma, l’Inter resta in vantaggio, ma la partita è ancora da giocare. Ecco perché non vanno escluse le alternative Koopmeiners dell’Atalanta e Samardzic dell’Udinese. In ogni caso, a causa dei meccanismi della camera di compensazione, l’Inter ha bisogno che la formula dell’operazione sia prestito con obbligo di riscatto.
Le altre operazioni di mercato
Il lavoro, comunque, non manca a Marotta e Ausilio. Nella formazione titolare, infatti, ci sono ben tre caselle da riempire: Lukaku appunto, Frattesi o chi per lui, e il dopo-Skriniar, visto che Azpilicueta ha scelto l’Atletico Madrid. Per quest’ultimo spot, il nome caldo è quello di Demiral, ovviamente da ottenere in prestito dall’Atalanta. In aggiunta, a Inzaghi, mancherebbero pure un vice-Dumfries, un sesto centrocampista e un secondo portiere. Difficile credere che per completare la rosa bastino le risorse dei contratti non rinnovati e la sistemazione degli esuberi. Più plausibile che serva una cessione importante. Che, in questo momento, sarebbe Onana, anche se il Manchester United sta tardando a presentare un’offerta ufficiale. Vero è che in Inghilterra si dice che i Red Devils abbiano spostato il mirino verso soluzioni meno costose. Ma non è da escludere che si facciano avanti solo nel momento in cui avranno trovato una piena intesa con gli agenti del camerunense. Il messaggio che viene dall’Inter, però, è chiaro: servono 60 milioni, altrimenti Onana resterà qui. Già, ma allora dovrebbe partire qualcun altro?