APPIANO - La cessione di Pinamonti al Sassuolo, conclusa ieri, e quella di Casadei, che ha offerte da Chelsea, Nizza e Sassuolo, nei piani dell'area tecnica nerazzurra e del tecnico Inzaghi dovrebbero frenare le partenze di Skriniar e Dumfries, anche se per i due dovessero arrivare delle offerte prima della fine del mercato. Il primo pezzo del piano "salva top player" è andato a posto con la conclusione dell'affare con il Sassuolo: l'attaccante di Cles è partito in prestito con obbligo di riscatto a 20 milioni senza che nel contratto sia inserita una clausola per una recompra nel 2024. Visti i rapporti tra i due club, le parti hanno convenuto che non fosse necessaria e che in questo momento individuare una cifra rischiasse solo di allungare i tempi della trattativa. Il Sassuolo invece voleva chiudere in fretta sia perché sta trattando l'addio di Raspadori, ormai virtualmente del Napoli, sia perché temeva un rilancio dell'Atalanta dopo lo sfogo in conferenza stampa di Gasperini sul mercato della Dea finora. Pinamonti ieri era ad Appiano, ha salutato i compagni e oggi sosterrà le visite mediche per il suo nuovo club al quale si legherà fino al 2026 con un stipendio base di 2,4 milioni (a salire) più bonus. Capitolo Casadei: l'ingresso in scena del Nizza, che ha presentato un'offerta da 10 milioni, sta alimentando l'asta attorno al centrocampista della Primavera di Chivu. Il Chelsea è sempre l'opzione preferita per il ragazzo che ieri ha segnato nell'allenamento contro il Sant'Angelo e in viale della Liberazione aspettano che i Blues si facciano avanti. Adesso gli uomini mercato di Boehly sono concentrati su una rincorsa sempre più costosa al centrale francese del Leicester Fofana (richiesta 85 milioni di sterline!), ma sia che riescano nell'inseguimento, sia che non ci riescano, dopo potrebbero rilanciare per Casadei. Il dubbio è: proveranno a prendere Skriniar se Fofana non fosse abbordabile?
Oltre quota 30
La contemporanea vendita di Pinamonti e Casadei permetterebbe all'Inter di arrivare circa a 35 milioni, quasi metà del risultato richiesto da Zhang (attivo di mercato tra i 60 e gli 80). A quel punto ci sarebbe la scelta: accettare un'offerta (se ci sarà) per Skriniar o Dumfries, oppure temporeggiare puntando a vincere lo scudetto e poi a far cassa con una cessione entro il 30 giugno? Il dubbio in realtà esiste perché sul tavolo non ci sono nuove proposte né per lo slovacco né per l'olandese. Se e quando dovessero arrivare, è assai probabile che Zhang voti per l'addio di uno dei due. Anche se l'area tecnica e Inzaghi li ritengono incedibili. Senza novità sullo sponsor di maglia e con Digitabits ancora inadempiente (e sempre più in bilico), il bilancio 2022-23 rischia di essere pesante, anche se non come quello 2021-22 che chiuderà a -140 milioni complici gli incentivi all'esodo pagati a Sanchez (presentato ieri con tutti gli onori a Marsiglia) e a Vidal.
Opzioni varie
Nonostante la scena se la prenda la ricerca di soldi freschi, ci sarebbe anche una squadra da completare con un sesto difensore. Le voci clamorose di giocatori del Barcellona non ancora tesserati e non utilizzabili sabato all'esordio in Liga hanno fatto drizzare le antenne anche all'Inter: Christensen, preso a zero dai blaugrana, piace tantissimo a Marotta e Ausilio. Se si liberasse di nuovo complice una clausola del suo contratto... L'ipotesi è giudicata fantascientifica al momento, ma viene tenuta presente. Dalla Francia parlano di Todibo del Nizza, ma la valutazione è sui 20 milioni. Come quella di Akanji del Borussia Dortmund. L'Inter ha idea di spendere ben altre cifre.
Salcedo e Agoume
Il centrocampista francese è orientato ad andare al Lorient, preferito al Troyes e al Reims. Salcedo invece sta riflettendo sulla destinazione Standard Liegi.