Fiorentina, Commisso vuol blindare Amrabat

Il centrocampista marocchino è nel mirino dei top club, il presidente viola gli offre il rinnovo fino al 2027
Francesco Gensini
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FIRENZE - Sofyan Amrabat rappresenta tutto e di più nella ricerca di vecchi-nuovi punti di riferimento che la Fiorentina si è data per andare a caccia di risultati in Coppa Italia e in Conference League, nonché per dare contorni più definiti e più consistenti ai programmi dell’immediato futuro. Due le strade per riuscirci, convergenti: da una parte Italiano ha ottenuto le garanzie che cercava sulla permanenza del centrocampista marocchino a Firenze, dall’altra il club sta muovendo i passi necessari per allungare il contratto dell’ex Verona e intorno a quello costruire il domani della squadra viola.

Big in agguato

Con Amrabat al centro, chiaramente, che di suo ha ricominciato esattamente da dove aveva lasciato a metà novembre per prendersi da protagonista il palcoscenico a quel punto non più solo nazionale (Italia), ma addirittura planetario grazie proprio alla rassegna iridata in Qatar che l’ha illuminato di un’attenzione quasi morbosa. Da attenzioni a richieste (vere o presunte) il passo è spesso breve e la Fiorentina ha dovuto farci i conti prima ancora che il suo numero 34 tornasse a Firenze: Atletico Madrid, Liverpool, Barcellona, Tottenham e chi più ne ha più ne metta, nel solito giro vorticoso che va in scena subito dopo un Mondiale. Amrabat non poteva sottrarsi, anzi, né tanto meno il club di Commisso che suo malgrado è entrato nel mirino di tutti quelli che volevano a loro volta entrare nella vita (calcistica e non) di “Sofy”: ma l’imprenditore italo-americano sta facendo muro a voci e tentativi, dopo aver dato ordine agli uomini di mercato in viola che il suo pupillo da Firenze non si muove. Di sicuro non se qualcuno non impazzisce e presenta un’offerta folle.

Traguardo 2027

Vincenzo Italiano ha preso atto e ha tirato un sospiro di sollievo, perché intanto lui non aveva potuto fare a meno di riposizionare Amrabat al centro di tutto e tutti, più che altro del gioco viola, nonostante il 26enne nato in Olanda fosse tornato dalla penisola arabica atleticamente giù, per usare un eufemismo. Ma un pezzo di partita qui (26’ con il Monza) e un pezzo grosso lì (77’ con la Samp), Amrabat ci ha messo poco a presentarsi di nuovo con la S bella grossa sul petto e a Roma (90’), in una giornatuccia per la Fiorentina, è stato subito il migliore dei suoi, tanto da strappare gli elogi convinti al proprio allenatore e a far dire sempre allo stesso Italiano che sta diventando determinante non solo come interditore, ma anche come costruttore di gioco. Musica per le orecchie dei tifosi viola, ma anche per quelle dei tanti estimatori famelici del marocchino in giro per l’Europa, mancando sempre due settimane alla fine del mercato invernale. Si muovono loro, si muove la Fiorentina che in questi giorni ha intensificato i contatti con l’entourage del calciatore per spostare la scadenza del rapporto da giugno 2025 (in automatico dal 2024 per l’opzione in mano alla società) al 2027: stipendio da top player e Fiorentina da competizione le buone ragioni di Commisso per convincere Amrabat a firmare il prolungamento di contratto. 


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