BOLOGNA - Una premessa (lunga) per rendere bene l’idea sulle tre Grandi Speranze che abitano a oggi nella testa dei capi del Bologna, affinché non vengano tratte conclusioni affrettate, se non addirittura sbagliate, in queste settimane in cui Bologna è in estasi per la sua squadra. La prima: Thiago Motta allunga il contratto almeno di un anno. La seconda: il Bologna conquista un posto in Champions o quanto meno in Europa League, che sarebbe ugualmente un risultato straordinario, alla luce di quelle che erano le ambizioni di agosto, e cioè lo sbarco in Conference. La terza, altrettanto importante, e che da una parte sarebbe figlia della possibilità di poter prendere parte nella prossima annata all’Europa che più conta, quella con la musichetta: ci stiamo riferendo alla permanenza a Casteldebole anche di Joshua Zirkzee, accanto a Santiago Castro e (forse anche) a Jens Odgaard. Sì, perché a quel punto solo di fronte a un’offerta assolutamente indecente dal punto di vista economico (diciamo sui 70 milioni di euro) o alla forte volontà del talento olandese di andare a giocare altrove (e almeno per il momento quello di lasciare Bologna è l’ultimissimo dei pensieri di Joshua) il governo rossoblù potrebbe entrare nell’ordine di idee di cederlo.
Bologna, assalto a Pavlidis
Un conto è quello che è e un conto è quello che sarà, e non sapendo come andrà a finire sia per quanto riguarda il domani di Thiago Motta che per il piazzamento finale della squadra, inevitabilmente Giovanni Sartori e Marco Di Vaio, rispettivamente responsabile dell’area tecnica e direttore sportivo del Bologna, oltre a tutti i loro 007 stanno girando l’Europa o per verificare direttamente dalla tribuna le segnalazioni che sono arrivate negli ultimi tempi a Casteldebole o per vedere di nuovo quei calciatori che già erano stati seguiti nelle precedenti sessioni di mercato e poi abbandonati o per i loro numeri alti o per le loro caratteristiche tecniche che non si addicevano a questo Bologna. Sul tema attaccanti sono soprattutto tre quelli che sono stati osservati con maggiore attenzione in questi ultimi tempi, e va sottolineato come rappresentino profili relativi all’eventuale addio a fine annata di Zirkzee. Quello che più interessa è Vangelis Pavlidis dell’Az Alkmaar, 25 anni, una prima punta da area di rigore e con tanti gol addosso, nazionale greco e che ha già giocato le coppe anche con la sua attuale squadra di appartenenza. Detto che Pavlidis ha costi alti, va aggiunto come Sartori lo seguisse anche ai tempi dell’Atalanta e come lo abbia visto (appunto) anche recentemente.
Guessand e Dallinga nel mirino di Sartori
Ma ce ne sono altri due che i capi del Bologna hanno ricominciato a monitorare con più frequenza, anche se all’atto pratico mai li hanno persi di vista. Stiamo parlando di Evann Guessand del Nizza, classe ‘2001, che nella squadra allenata da Francesco Farioli ha messo insieme 26 presenze e 4 gol. Poi c’è un terzo attaccante Thijs Dallinga, olandese del Tolosa, 23 anni e 190 centimetri di altezza, che di partite ne ha messe insieme 25, ha segnato 10 gol e ha un contratto in scadenza nel 2026. Che questi nomi siano stati visti direttamente dagli uomini dell’area tecnica rossblù in queste ultime settimane è strasicuro, poi ripetiamo come per il momento il Bologna si stia soprattutto guardando attorno per poter essere pronto a giugno a scegliere le varie soluzioni a seconda di quello che sarà stato il risultato finale e al tempo stesso della scelta che avrà fatto Thiago, anche perché poi dovrebbe essere l’allenatore a stabilire le caratteristiche tecniche degli eventuali acquisti.