BOLOGNA - Più tempo passa e più il Bologna teme di doversi trovare di fronte a una trappola negli ultimi giorni di mercato. Quella che potrebbe tendergli Pablo Sabbag, il procuratore fantasma di Nicolas Dominguez, che per lungo tempo non solo non si è mai fatto vedere né sentire con i capi rossoblù ma non gli ha fatto ancora sapere quali sono le sue intenzioni sul conto del centrocampista argentino, in scadenza di contratto nel giugno del ‘2024. Sì, il rischio che Sabbag possa presentarsi al Bologna a giochi quasi chiusi con il contratto firmato per l’acquisto da parte di un’altra società eccome se c’è, ed è proprio quello che è stato il comportamento di Sabbag nell’ultimo anno a far pensare al peggio. Se dovesse accadere, quale sarebbe la reazione del Bologna? Avrebbe tre strade da poter percorrere. La prima: accettare, imprecando contro il mondo intero per essere stato preso per la gola. La seconda: ammesso che Sabbag e la società in questione siano disposti a farlo, tentare in qualche modo di rinegoziare la cessione. La terza: voltare le spalle a quel contratto, e di conseguenza trattenere a Bologna il calciatore, sapendo che difficilmente rinnoverebbe più avanti e che di contro molto probabilmente lascerebbe il Bologna a parametro zero tra poco meno di un anno. Che non è una soluzione da escludere davanti a una cifra con numeri particolarmente bassi.
Ma Dominguez sa e tace?
Una volta detto che tutti i capi rossoblù, da Joey Saputo (che sarà a metà mese a Bologna per poi tornare per la gara con il Milan) a Claudio Fenucci, da Giovanni Sartori a Marco Di Vaio a Motta, stanno pressando (invano, ecco la verità) da mesi Dominguez manifestandogli l’infinita stima che hanno nei suoi confronti, è lecito credere che il centrocampista argentino che Thiago ha scelto come capitano del Bologna sia a conoscenza del lavoro fatto dal proprio agente. Tra l’altro, da giorni i quotidiani turchi stanno scrivendo che tra Dominguez e il Fenerbahce sarebbe stato già trovato un accordo sia sulla durata del contratto che sull’ingaggio. Ebbene, se così fosse, lasciateci dire che non sarebbe assolutamente un comportamento da capitano. Per carità, così gira il baraccone del calcio, di (cattivi) esempi del genere ne abbiamo vissuti tanti e ne stiamo vivendo anche di questi tempi, ma in questo caso Dominguez avrebbe parlato troppo a lungo in un modo e poi razzolato in un altro, e per rendere meglio l’idea sottolineiamo quella sua frase che solo di fronte a una squadra che gioca per vincere uno scudetto e che fa la Champions League avrebbe lasciato Bologna. Ora, a Dominguez va riconosciuto che quando è in campo continua a a non far mai mancare il suo impegno, ma da uno del suo spessore quelli del Bologna si sarebbero aspettati un comportamento diverso. Da Sabbag magari no, ma da lui sì.
A oltranza per Ndoye
In attesa di verificare se nei prossimi giorni Sabbag si presenterà a Casteldebole con l’osso in bocca, Sartori sta lavorando a oltranza su Dan Ndoye, classe 2000, esterno di attacco del Basilea che può essere impiegato sia a destra che a sinistra, e anche come prima punta. In queste ultime ore il Bologna ha presentato al club svizzero una nuova proposta di acquisto ma il Basilea almeno a ieri sera sarebbe rimasto fermo sulle sue posizioni. Che Sartori e Di Vaio siano fiduciosi è vero, contando anche sull’accordo che hanno con il calciatore, ma per ora tacciono, sapendo anche come il club svizzero non abbia bisogno di fare cassa dopo aver ceduto già due suoi gioielli. Allontanatosi Roland Sallai, per l’altra fascia sono ancora in ballo Santiago Pierotti del Colon e Nicolò Cambiaghi dell’Atalanta. Chiudiamo con due notizie. Saputo dovrebbe sbarcare a Casteldebole la settimana di Bologna-Milan (anche se transiterà da Bologna nei prossimi giorni). Poi: ieri Sartori ha ribadito che "Marko Arnautovic non è sul mercato".