Bologna, Thiago Motta freme per avere Kyriakopoulos

La società aspetta il via libera del Sassuolo per il greco. Possibilità di uno scambio con il Verona: può arrivare Sulemana per Vignato, che però piace anche all’Empoli
Bologna, Thiago Motta freme per avere Kyriakopoulos© Getty Images
Claudio Beneforti
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BOLOGNA - Il giorno di Georgios Kyriakopoulos, oggi sapremo se Thiago Motta potrà avere finalmente quel rinforzo sul lato sinistro che sta chiedendo con insistenza da più di un mese, oppure se dovrà andare avanti con i calciatori che ha già. «Se dobbiamo prendere qualcuno tanto per prendere, assolutamente no, non mi sta bene, solo se potremo rafforzarci avrà un senso aggiungere uno o due elementi al nostro organico, dove siamo più scoperti», la sua legittima assicurazione, anche se non ha mai nascosto il suo desiderio di poter allenare un Bologna ancora più competitivo, convinto com’è che la sua squadra abbia le potenzialità per chiudere il campionato nella facciata sinistra della classifica. Ora che il conto alla rovescia è già cominciato, in attesa di conoscere come andrà a finire questa storia, viene da domandarsi se Emanuel Vignato raggiungerebbe Sassuolo come eventuale contropartita tecnica di Kyriakopoulos o se sarebbe destinato a giocare in un’altra squadra. A esempio domenica è saltata fuori la possibilità di uno scambio tra Bologna e Verona, con il talentino italo-brasiliano che può vestirsi di gialloblù e con Ibrahim Sulemana, centrocampista classe 2003, che di contro si vestirebbe di rossoblù. 

Bologna, a sinistra senza far rumore

Un segnale giusto da inviare

A dire la verità, per quanto riguarda l’operazione legata a Kyriakopoulos tutto sembrava praticamente chiuso domenica sera, dopo che Sartori aveva incontrato Giovanni Carnevali al termine di Milan-Sassuolo. In pratica, era stata sufficiente un’ora di colloquio tra le parti per trovare la quadratura del cerchio, affinché potesse diventare ufficiale mancava solo il raggiungimento dell’accordo tra il Sassuolo e l’Atalanta per Nadir Zortea, che nella squadra di Alessio Dionisi avrebbe dovuto prendere il posto proprio dell’esterno greco. In poche parole, subito dopo il sì dell’Atalanta al Sassuolo per Zortea sarebbe arrivato il sì del Sassuolo al Bologna per Kyriakopoulos. Ma evidentemente deve esserci stato un contrattempo in questa prima operazione, che di conseguenza ha finito per rallentare (o far saltare) anche la seconda, essendo legate a doppia mandata. Morale: dopo che questa doppia benedizione non c’è stata domenica sera, il Bologna ha aspettato a lungo anche ieri la lieta novella, ma almeno fino a tarda sera Giovanni Sartori e Marco Di Vaio non hanno ricevuto alcuna comunicazione da parte del Sassuolo. Se anche Kyria alla fine non dovesse muoversi? Il Bologna continuerebbe ad evidenziare di non avere alcuna ambizione, che Sartori è stato preso solo per buttare un po’ di fumo negli occhi della gente e invierebbe a Thiago Motta e alla gente stessa un pericoloso segnale di disimpegno. Che non sarebbe il primo e probabilmente neanche l’ultimo.  

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Come nasce l'idea Sulemana

Il responsabile dell’area tecnica e il direttore sportivo del Bologna hanno lavorato molto nei giorni passati sul giovane centrocampista per il domani, andando a rivisitare in pratica tutti quei profili che erano stati seguiti nei precedenti mesi, alla ricerca di quello giusto, è chiaro. Sul piano tecnico, certo, ma anche su quello econo mico, considerato che l’investimento non deve superare una certa cifra (pare sui 3,5 milioni di euro). Ecco il motivo per il quale domenica si è aperto di colpo un altro scenario, con il Verona che ha chiesto a Tullio Tinti nuovamente Vignato, sul quale nelle ultime ore si è fatto avanti anche l’Empoli. Con Josh Doig ritenuto un affare impossibile da parte del Bologna per gli alti numeri pretesi da Setti, ecco che Sartori e Di Vaio avrebbero proposto a Riccardo Sogliano come contropartita il giovane Sulemana, ghanese. Ci pensiamo un giorno, la risposta del Verona. 


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