Da Scirea e Cabrini a Koopmeiners: così sul mercato è cambiato il rapporto fra Atalanta e Juve

Dietro le parole di Percassi sull’olandese c’è la nuova dimensione della società bergamasca, campione dell’Europa League, pronta per sfidare il Real in Supercoppa prima di rituffarsi nella Champions
Da Scirea e Cabrini a Koopmeiners: così sul mercato è cambiato il rapporto fra Atalanta e Juve© Getty Images
Xavier Jacobelli
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No, non sono state casuali le parole di Luca Percassi che hanno gelato la Juve su Koopmeiners: "L’olandese è un giocatore fondamentale per l’Atalanta. La sua cessione non è mai stata prevista nei nostri programmi". La sortita dello stratega del mercato nerazzurro è un segno dei tempi che cambiano anche nei rapporti fra la Dea e la Signora. C’era una volta l’Atalanta territorio di caccia esclusivo della Juve: Scirea, Cabrini, Fanna, Tavola, Prandelli, Musiello, Marocchino, Magrin, Soldà, Pacione, Daniele Fortunato, Porrini, Vieri, Montero, Filippo Inzaghi, Padoin. Adesso c’è l’Atalanta che detta le condizioni per trattare il calciatore in cima ai desideri di Giuntoli e Motta.

Secondo la Juve, l’operazione non si può fare sulla base di 60 milioni di euro; se le cose stanno così, secondo l’Atalanta non se ne parla nemmeno. Pagato 14 milioni di euro tre anni fa all’Az Alkmaar, ora a Bergamo il nazionale arancione viene valutato più di quattro volte tanto, a conferma di come, ancora una volta, il club bergamasco sia un’ autentica eccellenza nel ramo scoprire talenti talenti e lanciarli in orbita affidandoli a Gasperini.

Non è più il tempo lontano in cui l’Atalanta vendeva i giocatori migliori per ragioni di bilancio ed era il club, al quale, al massimo era consentito sognare la permanenza in Serie A e rimanervi, quando andava bene. Questo è il tempo dell’Atalanta dagli otto utili consecutivi di bilancio, proprietaria dello stadio in cui gioca e sul quale ha investito 100 milioni, campione dell’Europa League, prossima avversaria del Real Madrid il 14 agosto in finale di Supercoppa Europea, pronta a rituffarsi in Champions League da metà settembre, numero 20 del ranking Uefa. Si capisce perché il mercato secondo Luca Percassi sia diverso rispetto al mercato secondo Giuntoli.

 


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