In Francia li chiamano i ‘lofteurs’, come se vivessero in un appartamento in affitto, di quelli molto cari. Stipendio in tasca, allenamenti più o meno soft, ma fuori dal progetto tecnico di Luis Enrique, arrivato ieri in Giappone con il resto della compagnia, quella convocata per la tournée in cui il Psg affronterà Al-Nassr, Cerezo Osaka e Inter. Kylian Mbappé, tra i lofteurs del Psg, è il nome che più stride. Con lui ci sono l’ex romanista Wijnaldum, Paredes, ma anche Pembélé, Dagba, Diallo, Draxler e una serie di giovani su cui il Psg non fa più affidamento. C’era qualche dubbio che ieri Mbappé potesse presentarsi o men o alle 16 per l’allenamento al Campus Psg di Poissy. Il rischio di incorrere in multe, unito alla professionalità del giocatore hanno fatto il resto. In più, il 31 luglio riceverà un bonifico da 40 milioni di euro che ha come causale ‘bonus fedeltà’ per aver rinnovato l’anno scorso il contratto fino al 2024. Per averne altri 40, dovrà concludere la stagione prossima, cosa ormai difficile da ipotizzare, visto quanto successo venerdì sera.
Parigi chiama Madrid
Kylian vuole andare al Real Madrid, si sa. Non ora, ma l’anno prossimo. Più volte ha ripetuto che avrebbe voluto onorare il contratto fino al 2024, ma l’ultimatum di Al Khelifi dello scorso 5 maggio gli ha rovinato i piani. «Ha dieci giorni, massimo due settimane, per rinnovare. Non possiamo permetterci di perdere il miglior giocatore del mondo a parametro zero» disse il presidente dopo aver dato il benvenuto a Luis Enrique. Da quel momento, è calato il silenzio. Mbappé non ha attivato l’opzione che gli permette d’estendere, entro il 31 luglio, il contratto fino al 2025 ed è rimasto sulle sue posizioni. A Parigi sono convinti che abbia giù un preaccordo con il Real Madrid per il 2024, mentre nella capitale spagnola sono rimasti spiazzati dall’ultima mossa di Al Khelaifi, che ora costringerebbe i Blancos ad effettuare una spesa possibile, ma non messa in preventivo. Ci sarebbero programmi da rivedere, offerte da ritoccare, piani tattici da riscrivere, visto che Ancelotti stava già pensando a come far giocare il Real con un nuovo 4-3-1-2 che non contempla la presenza dal 1’ di un centravanti classico, com'era Benzema. Con la probabile partenza di Mbappé, già quest’estate, si aprono scenari diversi e un domino di attaccanti che coinvolgerà molte big europee. A partire dalla Juve, visto che Vlahovic interessa parecchio a Luis Enrique.
L’offerta araba
Kylian un paio di proposte extra già ce l'ha, sostiene Rmc Sport in Francia. C'è il Chelsea, che si è interessato a lui. Non ha fatto ancora un’offerta al Psg, ma ha chiesto informazioni. Non è l’unico club inglese che ha la forza economica per tentare l’assalto, ma la proposta indecente è arrivata, neanche a dirlo, dall’Arabia Saudita, dove c’è l’Al-Hilal che è pronto a fare follie per il fuoriclasse di Bondy. L’offerta, sul piatto, è di 200 milioni per il Psg e altri 400, da spalmare in due stagioni, al miglior marcatore della storia dei parigini. Soldi che fanno gola, ma che dal punto di vista sportivo rovinerebbero i piani di Mbappé, deciso a vincere il Pallone d'Oro. La sua situazione resta quindi in ballo. Il Psg spera che possa fare un passo indietro nei prossimi giorni, mentre Kylian sembra inamovibile. Il trattamento che il club gli ha riservato, lasciandolo ad allenarsi con i ‘lofteurs’, non è piaciuto nemmeno all’UNFP, l’assocalciatori francese, che in un comunicato particolarmente indignato ha puntato il dito contro tutti i club, Psg compreso, che hanno messo da parte gli indesiderati. Dal 1° settembre, a mercato chiuso, saranno costretti a reintegrarli per regolamento. Di questo passo, Luis Enrique rischia di dover allenare tutti i giorni Mbappé, per poi mandarlo in tribuna, decisamente un'offesa al Calcio.