Buffon diviso tra il ritiro e l'Arabia

Il tempo delle riflessioni dell'ex portiere della Nazionale non è ancora scaduto
Eleonora Trotta
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Solo dieci giorni fa Gianluigi Buffon aveva deciso di smettere con il calcio giocato. Secondo il portiere 45enne, era arrivato il tempo di appendere gli scarpini al chiodo e di dedicarsi totalmente alla famiglia. Anche il Parma, con cui ha un contratto fino al 2024, era stato avvisato della decisione: l’ex campione della Juve non si allena più con i suoi compagni e non è nell’elenco del ritiro a Collecchio. Ma proprio nei giorni fatidici, quelli in cui Buffon era arrivato alla storica decisione, un club saudita ha intensificato i contatti alzando di molto la prima offerta iniziale. Tanto da “costringere” Buffon a rimettere tutto in discussione e prendersi del tempo per valutare insieme alla famiglia il da farsi.

Buffon diviso sul futuro

Da una parte quindi, il ritiro e la possibilità di perfezionare l’inglese per svolgere in futuro il ruolo da dirigente. Dall’altra, l’eventualità di vivere un’altra ricca avventura all’estero, con però una serie di complicazioni private, legate al trasloco della famiglia. L’Arabia Saudita non è la Francia, a due passi da Torino: organizzare un trasferimento in massa porterebbe con sé più di qualche difficoltà. Nei pensieri sul tema rientra anche il fatto che giocare solo un anno a Riyad - per motivi fiscali - non sarebbe troppo conveniente. E dunque il tempo delle riflessioni di Gigi nazionale non è ancora scaduto. 

 


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