Sono ormai gli ultimi giorni di calciomercato, perciò bisogna andare a tutto gas. Dopo aver risolto il nodo legato all'indice di liquidità, il mercato della Lazio entra nel vivo. La partenza di Correa, direzione Inter, costringe Lotito e Tare a cercare l'ala mancante. L'ultimo "regalo" per Sarri dovrebbe arrivare al fotofinish e la corsa sembra ormai a due. Sono infatti Zaccagni, del Verona, e Kostic, serbo dell'Eintracht Francoforte, i due nomi in cima alla lista dei biancocelesti. Il Comandante avrebbe dato l'ok per procedere con l'italiano, anche se la sua preferenza rimane sul "rivale".
Lazio su Zaccagni: i dettagli
Per quanto riguarda il numero 10 del Verona, già in grande spolvero nella prima giornata con una doppietta al Sassuolo, i contatti risalgono a mercoledì. Il calciatore andrà in scadenza la prossima estate, pertanto gli scaligeri vorrebbero piazzarlo in questa finestra di mercato per non perderlo a parametro zero la prossima stagione. Vista la situazione contrattuale, dunque, la valutazione si aggira intorno ai 15 milioni di euro. La Lazio sarebbe pronta a offrirne 8, con la possibilità di salire a 10 o provando ad inserire una contropartita (un anno fa per Kumbulla fu offerto André Anderson). Per il calciatore, che attualmente guadagna 550mila euro, ci sarebbe un importante aumento dell'ingaggio: in biancoceleste, infatti, percepirebbe oltre 1 milione. La carta d'identità, poi, è dalla sua parte: ha 26 anni, è italiano, è stato in orbita Europeo, preconvocato da Mancini nel listone dei 40. È un trequartista, gioca da ala, anche da interno di centrocampo. Ha tutto per piacere, rientra nei parametri di Sarri e Lotito.
La Lazio punta Zaccagni. Kostic resta in attesa
Il nodo Kostic
Le cifre aumentano per quanto riguarda invece il serbo Kostic, valutato 20 milioni di euro. In realtà Lotito potrebbe strapparlo all'Eintracht Francoforte per poco meno di 15 milioni. I tempi stringono e nella serata di giovedì ci sarebbe stata una call conference con i dirigenti dell’Eintracht. Kostic è bloccato da Kamenovic, suo connazionale. Non si possono tesserare entrambi, dopo l’acquisto di Felipe Anderson resta un solo slot da extracomunitario occupabile. Kamenovic non è stato iscritto al campionato prima della partita d’esordio di Empoli, era in tribuna e si considerava al sicuro, certo del tesseramento. Il suo manager, Kezman, lo stesso di Milinkovic, ha sempre smentito la possibilità che il suo assistito lasci Formello escludendo ogni ipotesi alternativa alla Lazio: né il rientro al Cukaricki né il “parcheggio” in una società alleata ai biancocelesti (si era ipotizzato il Genoa, esisterebbero alternative estere tra cui la Stella Rossa e il Genk). Il prestito non è consentito, prevede il tesseramento. La Lazio può solo chiudere un’operazione in stile Caceres, fu preso dal Verona e poi venduto a Lotito. Il mercato è imprevedibile, i no di oggi possono trasformarsi in sì all’ultima curva.