ROMA - Si è aperta ufficialmente una nuova era, quella del Messi 2.0. La Pulce da ieri non è più un giocatore del Barcellona. O meglio, non lo è più dal 30 giugno 2021 (giorno in cui è formalmente scaduto il suo contratto), ma le indicazioni che arrivavano dalla Spagna lasciavano intendere che il rinnovo fosse poco più di una formalità. Poi, il colpo di scena: l'annuncio improvviso di una separazione epocale, dopo 35 titoli vinti insieme, tra cui 10 scudetti, 4 Champions e 3 Mondiali per club. Senza contare poi i 672 gol dell'argentino in 778 apparizioni. Numeri impressionanti, che contestualmente alla nota del club catalano hanno acceso i sogni dei pochi club che possono realmente permettersi (a maggior ragione in epoca di covid) di offrire un contratto all'altezza a uno dei giocatori (se non il giocatore) più forti della storia del calcio.
Futuro Messi, le opzioni
Inevitabile pensare agli sceicchi di Psg e Manchester City, ma anche loro potrebbero avere qualche difficoltà a cambiare in corsa le rispettive strategie di mercato. Soprattutto i parigini, che hanno da poco messo a bilancio i pesanti stipendi di Sergio Ramos, Achraf Hakimi, Gianluigi Donnarumma e Georginio Wijnaldum. Per questo motivo L'Équipe nell'edizione odierna definisce "irrealistico" pensare anche a un arrivo di Messi, ma il Psg in passato ha dimostrato di avere sempre molte risorse per aggirare i vari limiti economici (ffp, salary cap, ecc.). Occhio poi a Guardiola, che potrebbe essere ancora in tempo per rinunciare a Harry Kane e riunirsi con la Pulce lontano dalla Catalogna. Tra le ipotesi, anche il trasferimento immediato in MLS, con almeno un paio d’anni d’anticipo sui progetti iniziali. Sono queste al momento le ipotesi più verosimili, ma se ne aggiungeranno di altre (seppur non tantissime). L'addio di Messi al Barcellona ha sancito l'inizio di una nuova epoca. Adesso bisogna solo vedere quali saranno i colori del suo 2.0.