Roma, Mourinho vuole Azmoun se salta Belotti

Il bomber iraniano è reduce da un’ottima stagione: ambidestro, ha giocato 17 minuti all’Olimpico in Champions contro la Lazio
Roma, Mourinho vuole Azmoun se salta Belotti
di Roberto Maida
3 min

Un persiano per Mourinho. C’è anche Sardar Azmoun, centravanti dello Zenit San Pietroburgo, nella lista dei possibili rinforzi della Roma. E’ stato proprio l’allenatore, nuova musa ispiratrice di ogni verbo sussurrato a Trigoria, a consigliarlo a Tiago Pinto. Può essere un’alternativa ad Andrea Belotti, per il quale ieri il presidente Urbano Cairo ha smentito offerte da parte della Roma.

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Azmoun andrà in scadenza di contratto nel 2022, come Belotti

Ma ci torniamo più avanti. Prima è giusto conoscere meglio Azmoun, classe ‘95, nazionale iraniano dalla media-gol ragguardevole. Nell’ultimo campionato russo ha segnato 19 volte, al ritmo di una rete ogni 91 minuti. E’ stato uno dei protagonisti del titolo vinto abbastanza facilmente dallo Zenit, che ha consegnato la panchina all’ex ct russo Semak dopo le dimissioni di Roberto Mancini nel 2018. Alto 1.81, ambidestro, ha giocato 17 minuti all’Olimpico nell’ultima edizione di Champions contro la Lazio perché era reduce da un problema di salute, poi brillantemente risolto. In comune con Belotti ha la scadenza del contratto, oltre alla familiarità con il gol: sarà libero nel 2022. In autunno era stato sondato dall’Atalanta mentre in tempi più recenti ha ricevuto un’offerta interessante dal Borussia Dortmund. Se la Roma lo vuole, deve fare in fretta.

Il budget per l'attaccante da consegnare a Mourinho dipende da Dzeko

Il problema è che Tiago Pinto deve prima essere sicuro di piazzare Dzeko alla Juventus, come potete leggere in un’altra pagina, per fissare un budget sul ruolo. Inoltre su Belotti, al di là delle dichiarazioni di Cairo, la Roma è andata forte già da qualche settimana, incontrando la disponibilità dell’interlocutore a negoziare un contratto di quattro anni. Forse al Torino non è arrivata una proposta ritenuta congrua. Ma è evidente che se Cairo non scende dalla richiesta iniziale di 30 milioni il canale della trattativa verrà prosciugato: Tiago Pinto non intende spendere una cifra così alta per un giocatore che sarà libero nel 2022.

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