BOLOGNA - Solo il Bologna non compra, come se si sentisse sicuro di non dover lottare per la salvezza. Qual è il concetto che deve albergare nella testa dei capi rossoblù? Eccolo: considerato che cambierebbe poco arrivare dodicesimi o quattordicesimi, tanto vale aspettare giugno per portare a Casteldebole un attaccante importante. Magari Marko Arnautovic, se nel frattempo Walter Sabatini avrà convinto Saputo e gli altri suoi compagni di vascello a chiudere questa operazione economicamente molto impegnativa. Detto che la presunzione e l’onnipotenza sono fattori che più di una volta ti portano anche a leggere male la realtà, è lecito domandarsi per quale motivo il Bologna sia entrato nell’ordine di idee di non aggiungere un attaccante al proprio organico, nonostante sappia bene che Federico Santander potrà tornare a essere costruttivo sul campo solo ad aprile inoltrato. Forse perché dopo aver informato Joey Saputo che questa era una squadra da 52 punti (come lo stesso presidente ha dichiarato nell’ultimo bollettino, costringendo Mihajlovic a fare una puntualizzazione sul tema), sarebbe difficile per Claudio Fenucci chiedergli di tirare fuori ancora dei soldi per poter stare addirittura lontani dalla zona a rischio? Perché è evidente che assomiglierebbe a un’ammissione di colpa e che qualcosa è stato sbagliato.
L'immobilismo sul mercato
Tutte le altre società si stanno rafforzando, e non solo quelle che sono sotto al Bologna come il Torino, il Cagliari, il Genoa, perché quello può starci dovendo recuperare punti, ma anche quelle che gli stanno sopra. Come la Fiorentina, il Benevento, la Sampdoria. E non citiamo il Verona, che sta facendo tutto un altro campionato rispetto ai rossoblù. Un dirigente del Bologna potrebbe dire ad esempio: vorresti mettere Barrow con Lapadula? Sì, vogliamo metterlo, perché a oggi come prima punta dà molte più garanzie Lapadula (che tra l’altro ha segnato il gol della vittoria proprio contro il Bologna) di Barrow.
Poi è chiaro che il ragazzo del Gambia ha maggiori potenzialità, ma questo è un altro discorso. Non dimenticando come uno abbia sempre giocato da attaccante centrale, l’altro solo qualche volta in Primavera. Caso mai ci piacerebbe anche sapere se è la società che non vuole mettere a disposizione di Mihajlovic una punta centrale o perché non ha un euro da spendere neanche per l’ingaggio o perché ritiene che Barrow diventi entro tempi brevi fortissimo anche in questo ruolo oppure se è lo stesso Sinisa a non volerla. Come d’altra parte è successo nel corso del mercato estivo per quanto riguarda il difensore, quando gli proposero uno che secondo lui non avrebbe aggiunto niente e a quel punto disse no. Certo, non è che cambierebbe molto sapere qual è la verità, ma agli occhi dei tifosi sarebbe giusto che chi ha preso questa decisione rischiosa ci mettesse quanto meno la faccia [...]
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