MILANO - Adesso, il rinnovo del contratto di Lautaro Martinez è davvero un passo. Ieri pomeriggio, infatti, Beto Yaque e Rolando Zarate, gli agenti del “Toro”, sono tornati nella sede nerazzurra ed è stato fatto un passo avanti deciso verso l’accordo. Se la fumata bianca è ormai vicina, potrebbero non essere così rapidi invece i tempi della formalizzazione. Al di là di una serie di dettagli ancora da sistemare, occorre comunque attendere il via libera di Suning. E, peraltro, l’idea di base, già trapelata, era quella di rimandare i rinnovi al termine della stagione. La sostanza, comunque, non cambia: il nuovo contratto sposterà la scadenza in avanti di un anno, dal 2023 al 2024, e conterrà ancora la clausola di uscita da 111 milioni di euro. Non c’è stato nemmeno bisogno di discutere di questo aspetto. La cifra è talmente alta per un mondo del calcio ancora alle prese con la crisi provocata dal Covid che di fatto la presenza della clausola non sposta nulla.
A salire
Già, ma allora quanto guadagnerà il “Toro”? Beh, una volta seduti al tavolo, Yaque e Zarate sono andati sensibilmente incontro alle posizioni nerazzurre. Niente 7 milioni di euro a stagione, insomma. A quella quota, eventualmente, si arriverà nel corso del contratto e se scatteranno tutti i bonus. Lautaro, quindi, per cominciare, si “accontenterà” di circa 5 milioni, ovvero la metà di quanto aveva messo sul tavolo il Barcellona ormai un anno fa, prima di rendersi conto di non poter acquistare l’argentino. Ma ora lo scenario è completamente cambiato. E lo stesso attaccante preferisce non essere ancora inserito nella fascia più alta degli emolumenti della rosa, attualmente occupata da Lukaku, Eriksen e Sanchez. Come già sottolineato, ci sarà il tempo per arrivarci. E anche questa, volendo, è una dimostrazione di attaccamento.
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