"Bologna, Swiderski è un altro Piatek"

L'ex allenatore dell'Aek Massimo Carrera ci racconta l'attaccante affrontato nel campionato greco: "Somiglia al suo connazionale, in Italia può far bene"
"Bologna, Swiderski è un altro Piatek"© ANSA
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BOLOGNA - Promosso, Karol Swiderski è un profilo che a certe condizioni economiche potrebbe anche rivelarsi un buon affare. «Ha qualità, è un attaccante che lavora tanto e attacca la profondità, anche se sa muoversi bene anche in area di rigore». Massimo Carrera è stato allenatore dell’Aek Atene fino al dicembre passato e per due volte la sua squadra ha avuto come avversario questo attaccante polacco di 23 anni (24 tra 3 giorni) sul quale il Bologna ha messo gli occhi. «Ha buone qualità, è potente, sì, sono convinto che farebbe bene anche in Italia». All’Aek Swiderski ha segnato due gol nel 2019, ma su quella panchina c’era ancora Kostenoglu, Carrera sarebbe arrivato più tardi. «Mi chiedete se un attaccante che fa gol in Grecia può farli anche in Italia? Guardate che in Grecia ci sono anche buoni giocatori, poi è evidente che fino a quando non lo provi, non puoi saperlo. Io posso solo dirvi che Swiderski ha le qualità per determinare anche nel nostro campionato, tra l’altro è giovane e di conseguenza non può che avere buoni margini di crescita. Lo so, dopo quello che ha fatto Piatek nel Genoa tutti gli attaccanti di quel Paese inevitabilmente vengono accostati a lui, ma credetemi, come caratteristiche tecniche gli assomiglia per davvero».

Dipende dal Paok

A oggi in questa ultima Super Lega greca Swiderski ha segnato 7 gol in 15 partite, delle quali 11 giocate da titolare, fin qua con la maglia del Paok ne ha messe insieme 80, finendo per fare 27 gol e 8 assist tra le varie competizioni. C’è di più: domenica 24 è in programma Paok-Aek e dunque ci sarebbe stato un altro incrocio tra Carrera e questo attaccante polacco se il tecnico italiano nel frattempo non fosse stato esonerato. Fino a che punto il Bologna crede di poter arrivare alla quadratura del cerchio per Swiderski? Dipende soprattutto dai dirigenti del Paok, se accetteranno o meno sia le condizioni contrattuali che economiche dettate da Walter Sabatini e Riccardo Bigon, perché per quelli che non lo avessero ancora capito i responsabili dell’area tecnica rossoblù possono chiudere questa operazione solo in prestito (gratuito o quanto meno poco oneroso) con diritto di riscatto. Secondo quelle che sono le disposizioni rigide di Joey Saputo, al di là di ciò che ha assicurato nei giorni passati lo stesso Sabatini, «il presidente non ha mai voltato le spalle di fronte a una nostra proposta» [...]

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