FIRENZE - Può la Fiorentina rinunciare a un elemento da 115 gol e 99 assist in carriera? Può questa Fiorentina che ha segnato 16 reti in 15 partite (16esimo attacco del campionato), di cui 9 tra Inter, Udinese e Juventus, e quindi appena 7 nelle rimanenti 12 gare, fare a meno di José Callejon? La risposta è una per entrambe le domande: sì. Finora è stato così, ma forse per l'assunto di partenza dovrebbe essere diversamente e la sensazione - netta - che si ha è quella di un capitale e di un talento sprecati. La questione è lì sul tavolo in tutta la sua complessità e lo testimoniano in primis sempre i numeri dell'ex Napoli in questi suoi tre mesi in viola e, a stretto giro di posta, le parole recentissime di Cesare Prandelli e del direttore sportivo Pradè.
Intanto, i numeri di un percorso che è stato subito tortuoso, nonostante l'impiego immediato di Iachini con due presenze consecutive da titolare con Udinese e Roma, addirittura da attaccante puro all'Olimpico: senza risultati. Anzi. Poi ci si è messa la positività al Covid-19 a rallentarne l'inserimento quasi in concomitanza col cambio in panchina, ma Prandelli l'ha schierato una volta ristabilito contro Milan e Genoa. Salvo poi cambiare strategia e direzione nel momento in cui ha virato sul 3-5-2 come ciambella di salvataggio per la Fiorentina: e Callejon è finito ai margini. Letteralmente. In cinque partite, dall'Atalanta al Bologna, ha messo insieme mezz'ora non vedendo mai il campo nemmeno per un minuto in tre occasioni.