PALERMO - La sua vita è stata sempre una lotta. Contro tutti. Dai vent'anni, quando rifiutò l’avventura con i Chicago Fire convinto (era una promessa del Monaco) che il pallone europeo valesse più di quello americano, ad oggi. Alle soglie dei trentadue anni (martedì prossimo), Malaury Martin lancia la sua seconda sfida con la maglia rosanero, quella che può dargli la certezza di essere tornato protagonista. Il francese va “all in” come nel poker, giocandosi tutte le fiches, dopo avere risposto positivamente al primo interrogativo: “Ce la farò?”. L’anno scorso si mise in gioco sprofondando dalla A alla D, dopo avere girato mezza Europa (Francia, Inghilterra, Svizzera, Norvegia, Scozia) e rescisso consensualmente il contratto con gli Hearts. Una stagione ai massimi livelli e la promozione in C lo hanno rilanciato.
La verifica
E’ stato il solo ad accontentarsi di un anno di contratto. Per un motivo preciso e cioè convincersi, e convincere gli altri, di essere il regista di prima. Non sarà semplice. L’anno scorso doveva rimettersi in gioco. Ora chiede a se stesso certezze per dimostrare di essere all'altezza, dopo i cinque mesi di sosta forzata, e di potere ricominciare un’altra carriera. Da uomo guida, gettandosi alle spalle risultati non sempre positivi. «A volte, frutto di scelte sbagliate: per esempio, nel momento decisivo della mia carriera potevo restare al Middlesbrough, ho tergiversato per un’offerta del Birmingham solo che poi non si è fatto più nulla e mi si è chiusa la porta da un lato e dall'altro. Ma anche di persone che non mi hanno consigliato bene, di infortuni».
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