Era le tante relazioni inquietanti, che prefigurano l’ipotesi di un’apocalisse finanziaria, la Roma si sta per garantire una sicurezza granitica dal punto di vista tecnico: Chris Smalling è vicino alla conferma. L’amministratore delegato, Guido Fienga, si è mosso in prima persona con il Manchester United, naturalmente dopo aver incassato la disponibilità del calciatore: l’offerta presentata prevede il rinnovo del prestito oneroso alla stessa cifra, 3 milioni, con l’obbligo di riscatto già fissato nel 2021 al maturare di condizioni “umane”. Quello di cui le società stanno discutendo è proprio la cifra dell’acquisto definitivo, che balla tra i 12 e i 15 milioni.
Indispensabile
Per la Roma è un’altra operazione rischiosa dal punto di vista finanziario perché Smalling, che ha già 31 anni, verrebbe acquistato alla soglia dei 32, con limitatissime possibilità di recupero dell’investimento. Ma dal punto di vista tecnico, in una società che già sarà chiamata a un profondo ridimensionamento per cercare di riequilibrare i costi, la Roma manterrebbe uno dei pilastri della squadra, il difensore centrale, che l’allenatore giudica insostituibile. Da questo punto di vista dunque Fonseca sta per essere accontentato. E anche Smalling, che ha litigato con Solskjaer a Manchester e non ha alcuna intenzione di tornare allo United nella stagione che si concluderà con l’Europeo. La chiacchierata con il ct inglese Southgate, che era difensore come lui, lo ha convinto a vivere almeno un’altra stagione da protagonista in Serie A.
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