MILANO - E pensare che doveva essere il più in forma di tutti. Già perché, appena scattato il lock-down, Ibra era volato nella sua Svezia e, approfittando della maggiore libertà concessa dal governo scandinavo, si era allenato assieme alla prima squadra dell’Hammarby, di cui, nei mesi scorsi, ha acquistato una quota. Invece, è stato proprio lui il primo rossonero a fermarsi, complicando dannatamente il finale di stagione del Diavolo: riusciranno, infatti, Romagnoli e compagni a conquistare un posto in Europa anche senza lo svedese, che nella migliore delle ipotesi rientrerà solo per l’ultimo sprint? Impossibile rispondere ora a questa domanda, quel che è certo, però, è che Pioli perde la sua arma principale, quella su cui aveva plasmato la squadra. Significa che, se dovesse riuscire a tagliare il traguardo nonostante questa nuova tegola, si guadagnerà qualche chance di restare? Per la verità, il suo destino appare già segnato o quasi, con Gazidis che avrebbe definitivamente deciso di svoltare, affidando il progetto rossonero a Rangnick.
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