NAPOLI - Cinquanta milioni di euro. L’introduzione forse più incisiva di questa storia è la pioggia di euro che eventualmente cadrebbe sul Napoli nel caso in cui Arkadiusz Milik cambiasse squadra alla fine di questa tormentata, incredibile e anzi assurda stagione. Proprio così: è questa la valutazione di partenza che la società ha scritto in calce al cartellino di Arek, 12 gol fino alla sospensione; il record di reti del club in una sola partita di Champions (tris con il Genk); e soprattutto il contratto in scadenza nel 2021. Il problema è sostanzialmente questo: il rinnovo è altamente problematico, non si sblocca. Niente da fare. E sebbene in pieno lockdown il manager del giocatore, David Pantak, abbia anche dichiarato ufficialmente che alla fine della quarantena avrebbe incontrato De Laurentiis per parlare ancora, è impossibile non registrare i sondaggi e i contatti venuti fuori gradualmente: l’Atletico Madrid in copertina, e a seguire la Juve, il Tottenham e l'Arsenal. E pensare che dopo l’arrivo di Gattuso, considerando una certa predilezione per il centravanti d’area, Milik sembrava candidato alla consacrazione dopo anni d'altalena. Già, il momento d’oro sembrava incorniciato dopo tanta sofferenza e vari ostacoli. Tipo Mertens: un amico per carità, ma allo stesso tempo il concorrente nel ruolo e l'idolo del San Paolo ormai prossimo a firmare il rinnovo. Sì, lui sì.