ROMA - Ridimensionamento sì, però con stile. La Roma ragiona sui sistemi di recupero liquidità per costruire una squadra comunque competitiva. Non sarà facile il lavoro di Petrachi e Fonseca dopo la pandemia. Ma l’orientamento è chiaro: abbassare il monte ingaggi, accumulare plusvalenze e cessioni anche poco remunerative per aumentare i ricavi.
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In questo percorso di obbligato risanamento, la rosa della prossima stagione ripartirà con una serie di esuberi da piazzare: oltre a Pastore, Juan Jesus, Fazio e Perotti, che sono sulla lista dei cedibili già scritta sui fogli dei dirigenti, tornano a libro paga Florenzi, Kardsorp, Olsen e Coric. La buona notizia è che Nzonzi resterà in prestito al Rennes, mentre Gonalons verrà riscattato dal Granada e Defrel dal Sassuolo come da clausole sui rispettivi contratti. Ossigeno. Che potrebbe aumentare di tanto in qualità e quantità se il Lipsia acquistasse Schick. Il problema è che in Germania, dove sta per ripartire il campionato, non vogliono investire i 29 milioni pattuiti ad agosto scorso nell’obbligo di riscatto. Ma si tratta, perché la volontà delle tre parti giocatore incluso è chiudere l’affare.
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In partenza per fine prestito sono invece sicuramente Kalinic e al novanta per cento Smalling. Ragione per la quale Petrachi si sta impegnando a cercare un nuovo difensore centrale dominante e un centravanti di riserva. Il nome già individuato nel pacchetto dei papabili è Dejan Lovren, croato del Liverpool, in scadenza nel 2021. Klopp gli ha già comunicato che è pronto a lasciarlo partire con un anno di ritardo rispetto al primo contatto con Franco Baldini. E Lovren, che punta all’Europeo, ha voglia di rilanciarsi. E’ stato accostato anche alla Lazio. Ha la stessa età di Smalling (1989) e offrirebbe un contributo di esperienza e personalità molto cari a Fonseca. E’ in prima fila insieme con il francese Todibo, che il Barcellona riprenderà probabilmente dallo Schalke per poi mandarlo un altro anno a giocare in prestito. Tra i giovani del ruolo, in Europa, è tra i più stimati. Ma qui occorre capirsi: se il Barça pretende l’obbligo di riscatto, la Roma si chiama fuori. In Italia piace molto il giapponese Tomiyasu, che può essere utilizzato anche come terzino. Ma costa 20 milioni, quindi grazie e arrivederci. A meno che il Bologna non decida di prendere contemporaneamente Kolarov, Ibañez e Juan Jesus. Fantamercato.
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