FERRARA - La stagione è a tinte decisamente fosche, ma qualcosa di buono in casa Spal si riesce comunque a individuare in mezzo a tante (troppe) delusioni. Con la classifica che sa tanto di ultimatum, provare a lavorare per un futuro di cui oggi non si conoscono ancora i confini è cosa saggia e astuta, specie se a emergere sono elementi che potrebbero tornare buoni anche qualora ci fosse bisogno di fare cassa. È una prerogativa delle cosiddette “piccole”: sfornare talenti e lanciarli sulla piazza per metterli in vetrina, così da ricavare quelle plusvalenze che possono contribuire e non poco a fare le fortune di una società. Un ambito nel quale Gabriel Strefezza potrebbe presto fare capolino.
Aveva chiuso l’anno col botto firmando la prima rete in A nel golpe di Torino. Non c’è poi tanto da stupirsi perché al netto di una situazione che ogni giorno che passa si fa sempre più preoccupante, Strefezza pare essere uno dei pochi a trarne giovamento. In poco meno di due anni è passato dal giocare in C ad essere titolare in Serie A, seminando bene prima alla Juve Stabia, quindi alla Cremonese nell’unica stagione vissuta in Serie B. In estate, aggregato al ritiro per rimpolpare la batteria degli esterni (Fares era in vacanza dopo la Coppa d’Africa e i vari Di Francesco, Reca e Sala non erano ancora stati acquistati), ha convinto tutti a suon di prestazioni, tanto da costringere Semplici a toglierlo dal mercato al quale era già stato destinato.
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