Fiorentina, torna Commisso: tempo di risposte

Il patron a Firenze per fare chiarezza sullo stadio e sul mercato. Tra gli obiettivi Bonifazi, Duncan e Cutrone per uscire dalla crisi
Fiorentina, torna Commisso: tempo di risposte© LAPRESSE
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FIRENZE - Farà ritorno a Firenze nella giornata di domenica, il 5, a poche ore dalla prima partita del nuovo decennio, che seguirà al Dall’Ara. Rocco Commisso non molla la sua Fiorentina. Ha cancellato, anche nei giorni scorsi, l’oceano che lo divide dal Franchi, restando in costante contatto telefonico coi suoi uomini: ha visto, in modalità FaceTime, una volta di più, di cosa sia capace la città, in grado di riempire fino all’inverosimile la Maratona per salutare la squadra, nonostante una classifica da film dell’orrore, ed ora è lui il primo a volere delle risposte. La priorità, sì, è quella dell’attaccante, perché senza Ribery, il solo Vlahovic non basta, ma in queste ore il lavoro più stringente è ai fianchi di un difensore.

La Fiorentina, infatti, ha messo nel mirino Kevin Bonifazi (23), centrale di proprietà del Torino sul quale ci sono, forti, le sirene dell’Atalanta. In granata, dopo aver tamponato l’emergenza della scorsa estate, quella figlia degli infortuni di Izzo e Lyanco in concomitanza con le qualificazioni di Europa League, è finito ai margini. Ha dovuto fare i conti con una frattura al metacarpo, ma pure dopo per lui non c’è stato spazio. I viola, che avevano tentato di portarlo a Firenze già in estate, non hanno mai smesso di seguirlo. Potrebbe aprire un nuovo ciclo, anche in azzurro, lui che ha già 7 presenze con la Under 21, e soprattuto trasformarsi nel pilastro difensivo della squadra del futuro, studiando nel frattempo con Pezzella, Milenkovic e perché no pure Caceres. La richiesta di partenza è stata altissima, 15 milioni: si continua a trattare, magari provando a strappare un prestito con obbligo. Che poi è un po’ la medesima filosofia che si sta cercando di adottare per convincere il Sassuolo a privarsi di Alfred Duncan (26), centrocampista dal piede mancino che Iachini ha già conosciuto e delle cui qualità si fida in maniera importante. In questo caso, a spingere per la cessione è il giocatore, scontento del poco utilizzo (52% dei minuti giocati da titolare).

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