© ANSABRESCIA - Mario Balotelli non è stato convocato con la Roma: lo aveva già spiegato Fabio Grosso in conferenza stampa, prima di diramare la lista dei giocatori chiamati per la partita. Strappo in casa Brescia, pare che di ricucire nessuno abbia più voglia. Pugno duro di Grosso, evidentemente legittimato dal patron, Cellino. A tre mesi e una manciata di giorni dal bacio dopo il matrimonio (era il 19 agosto) con le “Rondinelle” Balotelli rischia di chiudere qui il film del suo ritorno in Italia. Lontani i giorni delle promesse e dei sorrisi, quando in una frettolosa conferenza stampa che durò meno di un intervallo Balo annunciò: «Non ho nessuna paura di fallire». Balo salterà la Roma, poi qualcosa succederà. La partenza a gennaio - a questo punto - non è nemmeno quotata. Galatasaray in prima fila, già cominciati i colloqui con Cellino, c’è un mese per far ripartire la giostra e avere la conferma che sbagliamo noi a pretendere da Balo qualcosa di diverso. E’ così. Lo è sempre stato. Non cambierà. O quando lo farà sarà troppo tardi. Ci sono storie di cui si conosce già il finale, eppure ci si ostina a sperare che siano diverse.
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