© LAPRESSEPer adesso. Il riferimento temporale non è casuale ed è certamente indicativo: Patrik Schick «adesso» è della Roma ma nelle prossime ore, forse già domani, potrebbe cambiare squadra per cercare il rilancio ad altre latitudini. Due anni di pazienza, di attesa, di speranza, non sono bastati. Raccontano, a Trigoria e non solo, che Schick sia «spento dentro». Questa espressione, nella sua crudezza, forse descrive fedelmente lo stato d’animo di un ragazzo bravo e tormentato, di un talento che è il contrario della sregolatezza ma non è mai diventato genio. Se tre allenatori molto diversi tra loro, da Di Francesco a Fonseca passando per Ranieri, non sono riusciti a estrarne la qualità, significa che c’è un problema. Non definitivo magari ma reale. (...)
No a Newcastle e Marsiglia, Schick vuole la Bundesliga
Gli hanno sottoposto un’offerta del Newcastle, un interessamento del Marsiglia. Ma se deve cambiare aria, cercare stimoli fuori dall’Italia, Schick preferirebbe la Bundesliga, dove proprio Dzeko è sbocciato come grande attaccante. Sembrava ci fosse un’ipotesi Borussia Dortmund, poi si sono affacciate Lipsia e Schalke 04 che gli potrebbero garantire un posto da titolare. Ma va trovata una formula conveniente anche per la Roma: ok il prestito, ok il diritto di riscatto subordinato a determinate condizioni, ma poi il cartellino non può essere ceduto per meno di 25 milioni, per preservare l’equilibrio finanziario del club.
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