Icardi - La Serie. Non riesco più a tenere il conto delle puntate del tormentone di mercato che appassiona da settimane i tifosi di Roma, Napoli, Juve e indirettamente anche quelli dell’Inter. Ogni giorno una o più novità solo apparentemente insignificanti, ogni giorno uno o più tentativi di seduzione (De Laurentiis lo specialista indiscusso), pressioni spesso esterne, aggiustamenti.
Wanda comanda ancora il gioco trattando con Fienga e Petrachi, De Laurentiis e Giuntoli; Maurito è fermo a un paio di sms con Ancelotti. L’Inter spinge l’argentino verso la capitale poiché la Roma ha Dzeko, l’ultimo desiderio di Conte, il pezzo mancante. Ma le sole “proposte decenti” le ha fatte il Napoli spingendosi fino a 60 milioni per il cartellino e 7 netti l’anno per il giocatore; sforzi fino a ieri inimmaginabili, quelli prodotti da Aurelio.
Maurito (“che ha una parola sola”) si confronta con la moglie - un giorno mi spiegò che si fida ciecamente “perché lei dice quello che gli altri vogliono sentirsi dire” - e continua ad adeguarsi ai tempi della Juve, la destinazione preferita per le ragioni che abbiamo più volte esposto (dalla forza della squadra alla sete di rivincita nei confronti dell’Inter); Gabriele Giuffrida, l’agente di fiducia legittimato dagli Icardi, riannoda i fili tentando di tenere aperte tutte le strade, in particolare quella a lui più gradita.
Fino a lunedì 19, quasi una scadenza naturale, assicurano gli interessati, non dovrebbe succedere nulla proprio perché Paratici deve avere il tempo di imbastire operazioni di snellimento della rosa e dei conti al fine di recuperare i fondi per sferrare il primo e decisivo attacco a Marotta.
Il 19 è un giorno importante anche per Dzeko: apre la settimana che porta al campionato e quindi all’esordio col Genoa che lui considera il momento della decisione definitiva.
PS. Nell’articolo di ieri ho tolto un anno proprio a Edin, da trentatré a trentadue: consideratelo un maldestro tentativo di convincere la Roma a trattenerlo. Tra le novità, segnalo quella che riguarda proprio la Roma: in società stanno cercando di convincere Pallotta a “sforare” avvicinandosi alla richiesta dell’Inter (75 milioni la valutazione complessiva, il prezzo di Lukaku). La tendenza a cedere i migliori dopo un paio di stagioni in questo caso potrebbe essere considerata un punto a favore.