Non c’è Joya se stai a casa a guardare il soffitto e a contare i soldi che il Manchester United ti propone per costringerti a dire sì. Paulo Dybala è come quel lavoratore laborioso che torna diversi giorni prima dalle ferie e poi gli dicono “scusa, guarda che è meglio rispettare i patti, se ne riparla il giorno 5”. Esattamente lunedì. Guardacaso quando ne mancheranno tre, di giorni, alla chiusura del mercato inglese. La Juve giustamente tende a precisare che non è una punizione e neanche una costrizione, ma semplicemente il rispetto dei programmi. Morale: dovevi riaggregarti lunedì, usciamo dai pettegolezzi e faremo così. Certo, poi esiste anche il rischio (lo chiamiamo così?) che Maurizio Sarri non veda Dybala neanche in cartolina, ma il calciomercato è fatto di mille storie e di sicuro siamo poco scandalizzati. Anzi.
Dybala al Manchester United, tutte le cifre dell'affare
Il Manchester United crede legittimamente di aver fatto lo sforzo più grande per regalare Paulo a Solskjiaer: viaggiamo alla non modica cifra di 11 milioni a stagione più eventuali bonus (ritoccabile verso l’alto?). Un’apertura enorme per tanti motivi. Ne ricordiamo uno: non andare in Champions è stato un bagno colossale che ha comportato un ridimensionamento del budget per quanto riguarda non i cartellini, ma gli ingaggi. E quindi se alzi per qualcuno (Dybala) rischi di creare figli e fi gliastri, una situazione che lo United ha messo in conto. Ma è troppo forte la tentazione di prendere un attaccante con quelle caratteristiche, seguito in passato e che era stato chiesto ancor prima che si pensasse di coinvolgere Lukaku nella trattativa. A proposito, se ci pensiamo bene, la situazione di Romelu assomiglia molto a quella di Paulo: mentre Dybala guarda il soffitto, il colosso belga viene esentato dalle amichevoli, non ci sarà contro il Milan stasera.
Lukaku pronto per la Juve: i costi dell'operazione
La classica situazione di chi non aspetta altro di caricare la valigia sull’aereo, destinazione Torino. Lukaku ha un accordo retrodatato con Agnelli e Paratici: quinquennale con una base fissa più vicina ai 9 che agli 8 milioni, eventuali e varie (bonus) e la felicità di essere la grande scorta di Cristiano Ronaldo. Ecco perché meglio un’amichevole in meno che il rischio di restarsene in panchina, aspettando che gli diano il via libera. L’accordo tra i due club è ormai totale, sono entrati nell’ordine di idee di valutare i due cartellini circa 85 milioni, il conguaglio potrebbe essere una forbice dai 5 ai 10 milioni. Che ovviamente quella volpe di Paratici vorrebbe a favore, ma non saranno questi argomenti a mettere a repentaglio lo scambio dell’estate.
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