NAPOLI - E’ l’estate degli intrighi, dei misteri, quelli di sempre, perché va così al mercato, e ora ci si può perdere su varie rotte - da Milano a Torino (l’affare Dybala nel quale Icardi si ritrova) o semmai verso Manchester (l’epicentro però è l’Old Trafford, casa-Lukaku) o anche in direzione Roma (la sponda giallorossa, quella che appartiene a Dzeko) e anche ritrovarsi splendidamente a Napoli, che ha affinità elettive con Buenos Aires, e si sa: Maurito Icardi è lì, separato in casa ad Appiano, si allena (un po’ con la squadra e un po’ da solo per il ricondizionamento atletico), ascolta ciò che l’altra metà del proprio cielo, la Wanda ch’è moglie e manager, sussurra in un orecchio, tra cui il San Paolo.
Icardi al Napoli: richiesta e offerta di ingaggio
E’una storia praticabile, con tempistiche ignote, e però se ne parla, è già successo con Giuntoli, e si riflette: i cinque milioni e trecentomila euro del contratto in vita con l’Inter non basterebbero, il Napoli lo sa e si spingerebbe oltre, intorno ai sei, ma in questo braccio di ferro con l’Inter, nel quale non sembra ci sia un domani, prima di congedarsi e lasciare che la porta non sbatta alle proprie spalle, l’argentino ambirebbe ad altro, una sommetta che plachi la delusione per il trattamento subito e restituisca autorevolezza, attraverso il compenso, alla propria figura. Gli otto milioni che sembrano la linea di demarcazione tra un sì e un ni sono ritenuti tanti, troppi, per chi, come il Napoli, ha fatto del rigore economico il proprio stile di vita: se ne riparlerà ancora, ce ne vuole prima che chiuda il mercato, e magari ci sarà anche la possibilità di avvicinarsi.
Icardi al Napoli: l'Inter chiede 80 milioni
Ma queste sono strategie classiche, ognuno pensa a ricavare il massimo da se stesso: il Napoli sa che Icardi è fuori dall’Inter, ritiene esagerata la quotazione di ottanta milioni di euro, ne (ri)parlerà quando riterrà esistano le condizioni, ed intanto ha virato di nuovo.