NAPOLI - Il futuro è (pure) adesso, in questo tour in giro per il Mondo a cercare talenti, in questo viaggio massacrante tra l’Europa e il Sud America per scovare la meglio gioventù, in quest’Idea che resta e rappresenta la fonte dei propri sogni: da Napoli a Buenos Aires, o giù di lì, è niente: è un volo con la fantasia, è un richiamo della coscienza, è empatia allo stato puro, è tutto ciò che si sa, ch’è stato scritto nella Storia e che resta lì, nella memoria: e poi è attrazione fatale, una scintilla che scatena immediatamente gli amorosi sensi calcistici e trascina in un gorgo d’emozioni.
Maximiliano Lovera, blitz del Napoli
Dev’essere andata così, quando gli “inviati speciali” del Napoli sono atterrati in Argentina, sono andati a guardare un po’ di partite - su precise indicazioni - e hanno scovato nel Rosario Central, il club della città in cui è nato Messi, un diavoletto che si chiama Maximiliano Lovera, venti anni appena compiuti, una trentina di presenze complessive e una evoluzione che l’ha trasformato da attaccante classico di destra, un’ala come si diceva una volta, in un jolly capace di fare varie cose, non soltanto stupire, come puntualmente gli è riuscito in Coppa Libertadores. Il Napoli ha una Filosofia, non ne è mai uscito, l’ha sostenuta, l’ha esaltata attraverso i trenta milioni di investimento dell’estate scorsa per Fabian Ruiz, divenuto in dodici mesi un top player, e ora la insegue ancora, silenziosamente e nell’ombra, cercando di arrivare prima con lo sguardo dove gli altri non arrivano.
Maximiliano Lovera, il Napoli tratta con il Rosario Central
E’ tutto cominciato con una classica perlustrazione sulle intenzioni del Rosario Central ed è una trattativa che è nata in queste ultime ore, dopo essersi convinto sulla natura ampia di un calciatore che promette di avere margini di miglioramento, che certo va inserito in un contesto nuovo, ma che induce a crederci, su quotazioni che siano ragionevoli. Non lo sono quelle che hanno trascinato Matias Almendra (un 2000) in un limbo: il Napoli vorrebbe ancora chiudere un’operazione divenuta poi esageratamente dispendiosa, essendoci una clausola da trenta milioni di euro che viene ritenuta eccessiva. E rischiano di essere egualmente insostenibili le richieste del Fenerbahce per Efil Elmas, anche lui un classe ‘99 (venti anni a settembre), per il quale De Laurentiis s’è spinto sino a dieci milioni di euro e si è ritrovato dinnanzi a quel muro di quindici più tre di euro divenuto insormontabile. Il talento costa, però a certe età è ancora incerto, va atteso, pazientemente, e blindato, essendo vari i pericoli del calcio: il Napoli sta scegliendo un giovane di prospettiva - può essere un mediano, una mezzala o anche un esterno - e però investendo una cifra che sia ritenuta adeguata, mentre invece al mercato esistono talvolta le sproporzioni. E se il Rosario Central resterà in quelli che De Laurentiis ritiene siano i limiti, Maximiliano Lovera, un altro argentino, si vestirà di azzurro.