Lukaku all'Inter: tutte le cifre dell'affare

Operazione complessa con il Manchester United per il cartellino: serve anche un ingaggio da top player
Lukaku all'Inter: tutte le cifre dell'affare© Getty Images
di Andrea Ramazzotti
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MILANO - Romelu Lukaku è il «sogno non impossibile» per l’Inter e i suoi tifosi. Parole e musica di Federico Pastorello, l’agente dell’attaccante belga che da tempo si è promesso al club nerazzurro. Lukaku ha detto da tempo al suo procuratore che non vorrebbe iniziare la nuova stagione a Manchester, ma trovare un’intesa in tempi brevi sembra complicato viste le cifre che lo United chiede. 

Lukaku all'Inter: la richiesta del Manchester United

L’Inter sa che lo United ha a bilancio il belga per una cifra intorno ai 55 milioni e che ha ammortizzato due quinti dell’investimento fatto (85 milioni di euro più bonus). Ecco perché i dirigenti nerazzurri erano partiti con l’idea che l’affare potesse chiudersi attorno a quota 60-65 milioni. Troppo pochi per lo United che è disposto a negoziare solo se sul tavolo ci sarà la stessa cifra che loro hanno poi dato all’Everton nel 2017. Con queste basi la fumata bianca è un’utopia eppure le parti si confronteranno ancora. Perché Conte vuole Romelu a tutti i costi, perché il calciatore punta a indossare la maglia dell’Inter e perché i Red Devils non lo considerano fondamentale nel loro progetto.

Lukaku all'Inter: l'ingaggio

Il club di Suning può permettersi di offrire 80 milioni? In questo momento, ovvero senza monetizzare la partenza di un big (Icardi, Perisic o Nainggolan), no, specialmente se abbinati con un ingaggio quinquennale da 8 milioni più bonus. E il Manchester United, senza i soldi della partecipazione alla Champions (nonostante un fatturato monstre), può permettersi di tenere scontento un calciatore tanto “ingombrante”? Lo vedremo nelle prossime settimane perché a questo punto, a meno di sorprese, il 7 luglio Lukaku al raduno dell’Inter non ci sarà. Vedremo se, come tutto lascia pensare, si presenterà invece a quello dello United. Adesso è il tempo in cui lavorano le diplomazie anche se Lukaku, che a Woodward ha già espresso il suo pensiero, reciterà la sua parte. 

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