E se domani.....? La verità è una, una soltanto: ma la vita, che scorre via veloce, ha il potere di trasformare la realtà, lasciandola rotolare dolcemente o anche no tra traiettorie irregolari, in uno slalom che può essere tortuoso o persino perfido. Mica si può conoscere il destino? E ciò che oggi è autentico, tra un po’ potrebbe essere clamorosamente rimesso in discussione.
ENIGMA. Lorenzo Insigne è il Napoli (cit. Fabio Cannavaro) ma anche un enigma che resta lì, appeso nell’aria, nonostante gli accadimenti più recenti, la volontà di prolungare il contratto, il desiderio di restare profeta in patria tra dribbling e veroniche: poi ci sono le variabili impazzite da verificare, quel che dirà questo trimestre che si allunga come un palcoscenico sul quale rimescolare il copione. «Insigne è un calciatore del Napoli ed è un napoletano autentico che ha dimostrato attaccamento alla maglia e alla città. Ma....».
SCENARIO. Ma chi può dire se lo scenario resterà immutabile, quando si entrerà in un’estate che resta rovente e che Aurelio De Laurentiis non propone come ipotesi ma considera come teorica possibilità? «Nel passato, qualche volta è venuto a dirmi che sarebbe stato preferibile andare.... Però a inizio mese ci siamo incontrati, presente anche Raiola, ed è emersa questa voglia di restare, anche più in là di quel che dice l’attuale accordo».
REBUS. Le domande che s’inseguono spontanee, tra i microfoni e i taccuini che hanno appena registrato ogni sospiro del nostro forum su «Il calcio che vogliamo», abbondano e Insigne, naturalmente, diventa l’elemento di riferimento d’un futuro da immaginare tra le pieghe di eventualità innegabili che De Laurentiis si ritrova sottoposto: «Lorenzo ha sempre dimostrato anche enorme serietà ma se poi queste responsabilità diventano troppo forti e si trasformano in idiosincrasia a giocare in un clima ostile....».
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