Mourinho, Conte, Londra e l’Inter. Due grandi tecnici, una metropoli e il club nerazzurro. Un incrocio di ricordi, emozioni, suggestioni e tanto altro. Iniziamo da due dati di fatto. Il primo: al di là del grande riserbo che vige sulla notizia da parte degli organizzatori, domenica a White Hart Lane in occasione del match tra le Leggende nerazzurre e quelle del Tottenham in panchina insieme al tecnico Francesco Toldo dovrebbe esserci un “assistente” di lusso, José Mourinho. La seconda: tra oggi e domani nella City inizierà il primo grado di giudizio del procedimento che vede opposti il Chelsea e Antonio Conte, il candidato forte alla successione di Spalletti. L’ex ct il 30 giugno sarà comunque libero dal contratto con i Blues, ma adesso c’è da risolvere la controversia economica post esonero. Se si chiudesse tutto in fretta (non scontato viste le cifre in ballo), l’ex tecnico della Juve potrebbe iniziare a considerare da subito l’argomento futuro che invece ha sempre rimandato in attesa del verdetto del tribunale britannico.
SPECIAL ONE - Tra i candidati a guidare l’Inter la prossima stagione lo Special One non c’è. O quanto meno non è nei primi posti della lista perché l’identikit del tecnico che Marotta e Ausilio cercano è un altro. Mourinho, però, rimarrà sempre legato all’Inter e viceversa. Dopo l’esonero con lo United, il portoghese sta pianificando il suo futuro e non è escluso che vada a lavorare in Ligue 1. Nel frattempo però vede partite e incontra amici. Da corso Vittorio Emanuele gli è stata recapitata la proposta di esserci per la partita contro gli Spurs, nelle vesti di vice-allenatore, e Mou che non siede sulla panchina nerazzurra dalla finale di Madrid del 2010, è molto tentato. Anche perché, se non ci saranno imprevisti, potrà guidare di nuovo alcuni dei suoi eroi del triplette.
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